JESI ( zona Arco Clementino )
In piccolo e riservato contesto residenziale, elegante appartamento di 85 mq. completamente ristrutturato.
Situato al secondo ed ultimo piano rialzato di una piccola palazzina servita di ascensore, l’immobile è composto da: Ingresso su ampio e luminoso soggiorno con caminetto, cucina abitabile con terrazza, due camere e due bagni. Presente nell’abitazione pavimentazione in parquet.
Completano la proprietà garage, posto auto esclusivo coperto, soffitta e corte condominiale.
AJE 3282 euro 185.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
www.immobiliarebellitalia.com
venerdì 28 settembre 2018
Jesi, elegante Appartamento di 85 mq. completamente ristrutturato
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martedì 11 settembre 2018
Jesi, in zona ben servita, Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente
JESI (zona via Marconi)
In zona ben servita, al secondo ed ultimo piano di una trifamiliare, panoramico Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente.
La soluzione abitativa è così suddivisa: Soggiorno con balcone, cucina abitabile, tre camere, due bagni e ripostiglio.
AJE 4238 euro 75.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
www.immobiliarebellitalia.com
In zona ben servita, al secondo ed ultimo piano di una trifamiliare, panoramico Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente.
La soluzione abitativa è così suddivisa: Soggiorno con balcone, cucina abitabile, tre camere, due bagni e ripostiglio.
AJE 4238 euro 75.000
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mercoledì 5 settembre 2018
Estinzione anticipata del mutuo, quando conviene?
Estinzione anticipata del mutuo, quando conviene?
L’estinzione anticipata del mutuo non comporta più, come in passato, il pagamento di penali. Circostanza, questa, che ha aumentato il numero di casi in cui i mutuatari hanno potuto estinguere il debito con la banca ben prima della scadenza: circa 2,4 milioni, secondo un’indagine di Facile.it e Mutui.it.
L’analisi, effettuata in collaborazione con mUp Research con l’ausilio di Norstat, che ha interrogato un campione rappresentativo della popolazione nazionale in età compresa tra i 40 e i 74 anni, ha rilevato che chi è riuscito a estinguere anticipatamente il mutuo ottenuto per l’acquisto della casa ha impiegato in media 9,3 anni. Si tratta di un tempo più che dimezzato rispetto alla durata media dei finanziamenti analizzati, pari a circa 23 anni.
Tra coloro che hanno estinto anticipatamente il mutuo, in particolare, il 27% degli interpellati lo ha fatto entro i primi cinque anni, il 45% ha impiegato tra i 6 e i 10 anni mentre il 26% tra gli 11 e i 20 anni. Più veloci sono risultati i mutuatari del Nord Italia, che hanno impiegato in media 8,4 anni per liberarsi del debito, mentre al sud e sulle isole si sono superati i 10 anni in media.
Come si può estinguere un mutuo prima della scadenza? Può sempre capitare che, inaspettatamente, ci si ritrovi in possesso di una liquidità extra che ci permette di ripagare il debito. Tra i modi che i mutuatari hanno trovato per liberarsi del mutuo, Facile.it ha individutato, nel 25,7% dei casi, l’impiego di altri risparmi che inizialmente erano stati destinati ad altro; nel 13,3% si è trattato della liquidazione percepita dai genitori in pensione, donata ai figli come aiuto per il mutuo; quasi in altrettanti casi il debito è stato ripagato con il proprio TFR, ottenuto a seguito di un licenziamento o cambio d’azienda. Ancora, l’11,3% ha estinto il mutuo solo dopo aver venduto altre proprietà mentre poco più del 10% ha dichiarato di aver chiuso il mutuo in anticipo grazie ad un’eredità.
Ma quando conviene estinguere anticipatamente un mutuo? “Estinguere un mutuo anticipatamente non sempre conviene e tale scelta va ponderata con attenzione, - spiega Ivano Cresto, responsabile BU Mutui di Facile.it. - Innanzitutto bisogna considerare la presenza di eventuali penali; se il mutuo è stato stipulato dopo il 2 febbraio 2007 non ci sono, ma chi ha ottenuto il finanziamento prima di quella data potrebbe, in caso di estinzione anticipata, vedersi addebitato un costo extra calcolato in misura percentuale sul debito residuo, con aliquota che varia in funzione della tipologia di tasso, dell’anno di sottoscrizione e del numero di rate mancanti”.
Dato poi il piano di ammortamento alla francese che contraddistingue la gran parte dei mutui, ovvero con una quota di interessi da ripagare che decresce col passare del tempo, mentre la quota capitale aumenta, l’estinzione anticipata è più vantaggiosa se avviene nei primi anni dalla stipula, quando gli interessi che gravano sul mutuatario sono maggiori. In caso contrario potrebbe essere più conveniente, valutando opportunamente tassi debitori e creditori, investire altrove la liquidità disponibile e continuare a pagare le rate del mutuo sino al termine naturale del finanziamento.
L’estinzione anticipata del mutuo non comporta più, come in passato, il pagamento di penali. Circostanza, questa, che ha aumentato il numero di casi in cui i mutuatari hanno potuto estinguere il debito con la banca ben prima della scadenza: circa 2,4 milioni, secondo un’indagine di Facile.it e Mutui.it.
L’analisi, effettuata in collaborazione con mUp Research con l’ausilio di Norstat, che ha interrogato un campione rappresentativo della popolazione nazionale in età compresa tra i 40 e i 74 anni, ha rilevato che chi è riuscito a estinguere anticipatamente il mutuo ottenuto per l’acquisto della casa ha impiegato in media 9,3 anni. Si tratta di un tempo più che dimezzato rispetto alla durata media dei finanziamenti analizzati, pari a circa 23 anni.
Tra coloro che hanno estinto anticipatamente il mutuo, in particolare, il 27% degli interpellati lo ha fatto entro i primi cinque anni, il 45% ha impiegato tra i 6 e i 10 anni mentre il 26% tra gli 11 e i 20 anni. Più veloci sono risultati i mutuatari del Nord Italia, che hanno impiegato in media 8,4 anni per liberarsi del debito, mentre al sud e sulle isole si sono superati i 10 anni in media.
Come si può estinguere un mutuo prima della scadenza? Può sempre capitare che, inaspettatamente, ci si ritrovi in possesso di una liquidità extra che ci permette di ripagare il debito. Tra i modi che i mutuatari hanno trovato per liberarsi del mutuo, Facile.it ha individutato, nel 25,7% dei casi, l’impiego di altri risparmi che inizialmente erano stati destinati ad altro; nel 13,3% si è trattato della liquidazione percepita dai genitori in pensione, donata ai figli come aiuto per il mutuo; quasi in altrettanti casi il debito è stato ripagato con il proprio TFR, ottenuto a seguito di un licenziamento o cambio d’azienda. Ancora, l’11,3% ha estinto il mutuo solo dopo aver venduto altre proprietà mentre poco più del 10% ha dichiarato di aver chiuso il mutuo in anticipo grazie ad un’eredità.
Ma quando conviene estinguere anticipatamente un mutuo? “Estinguere un mutuo anticipatamente non sempre conviene e tale scelta va ponderata con attenzione, - spiega Ivano Cresto, responsabile BU Mutui di Facile.it. - Innanzitutto bisogna considerare la presenza di eventuali penali; se il mutuo è stato stipulato dopo il 2 febbraio 2007 non ci sono, ma chi ha ottenuto il finanziamento prima di quella data potrebbe, in caso di estinzione anticipata, vedersi addebitato un costo extra calcolato in misura percentuale sul debito residuo, con aliquota che varia in funzione della tipologia di tasso, dell’anno di sottoscrizione e del numero di rate mancanti”.
Dato poi il piano di ammortamento alla francese che contraddistingue la gran parte dei mutui, ovvero con una quota di interessi da ripagare che decresce col passare del tempo, mentre la quota capitale aumenta, l’estinzione anticipata è più vantaggiosa se avviene nei primi anni dalla stipula, quando gli interessi che gravano sul mutuatario sono maggiori. In caso contrario potrebbe essere più conveniente, valutando opportunamente tassi debitori e creditori, investire altrove la liquidità disponibile e continuare a pagare le rate del mutuo sino al termine naturale del finanziamento.
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lunedì 3 settembre 2018
Mutui: le novità del decreto Milleproroghe
Mutui: le novità del decreto Milleproroghe
Prorogata fino al 2020 la sospensione del pagamento della quota capitale per tutti coloro che hanno stipulato un mutuo casa. Il tanto chiacchierato decreto Milleproroghe, infatti, porterà a breve una serie di novità rispetto a tasse e normative in diversi ambiti, che renderanno alcune famiglie più sollevate rispetto alle spese necessarie da mettere a budget. Una delle più interessanti riguarda proprio i mutui casa e la sospensione delle rate durante il piano di ammortamento.
Milleproroghe: cosa succede ai mutui?
Grazie ad uno speciale accordo siglato tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana, il Tesoro e le associazioni dei rappresentanti delle imprese, sarà mantenuta fino al 2020 la misura già attiva che prevede la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento. Si tratta di un’opportunità che può rivelarsi decisamente utile per alcune famiglie in certi particolari frangenti della vita.
La sospensione del pagamento delle rate sarà prevista per un massimo di 12 mesi, durante i quali però si continueranno a maturare gli interessi. Per poter usufruire di questa opzione il richiedente dovrà essere in possesso di alcune specifiche condizioni come, giusto per fare qualche esempio nel pratico, aver perso il lavoro nel corso degli ultimi due anni oppure aver visto il proprio orario lavorativo ridursi per un periodo di almeno 30 giorni.
www.immobiliarebellitalia.com
Prorogata fino al 2020 la sospensione del pagamento della quota capitale per tutti coloro che hanno stipulato un mutuo casa. Il tanto chiacchierato decreto Milleproroghe, infatti, porterà a breve una serie di novità rispetto a tasse e normative in diversi ambiti, che renderanno alcune famiglie più sollevate rispetto alle spese necessarie da mettere a budget. Una delle più interessanti riguarda proprio i mutui casa e la sospensione delle rate durante il piano di ammortamento.
Milleproroghe: cosa succede ai mutui?
Grazie ad uno speciale accordo siglato tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana, il Tesoro e le associazioni dei rappresentanti delle imprese, sarà mantenuta fino al 2020 la misura già attiva che prevede la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento. Si tratta di un’opportunità che può rivelarsi decisamente utile per alcune famiglie in certi particolari frangenti della vita.
La sospensione del pagamento delle rate sarà prevista per un massimo di 12 mesi, durante i quali però si continueranno a maturare gli interessi. Per poter usufruire di questa opzione il richiedente dovrà essere in possesso di alcune specifiche condizioni come, giusto per fare qualche esempio nel pratico, aver perso il lavoro nel corso degli ultimi due anni oppure aver visto il proprio orario lavorativo ridursi per un periodo di almeno 30 giorni.
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