Termoregolazione e contabilizzazione del calore, ecco di cosa si tratta
Entro il 31 dicembre 2016 tutti i condomini e gli edifici che
appartengono a un unico proprietario, ma occupati da almeno due
soggetti, dovranno dotarsi dei sistemi di termoregolazione e
contabilizzazione del calore. Si tratta di un obbligo di legge
introdotto nell'ordinamento europeo dalla direttiva 2012/27/ue
sull'efficienza energetica, che è stata recepita dallo stato italiano
con il decreto legislativo 4 luglio 2014, 102. Le spese riferite alla
gestione del riscaldamento saranno ripartite in base ai consumi
effettivi, così come indicato dalla norma uni cti 10200, anche in deroga
al regolamento contrattuale. Un obbligo di legge, ma anche un'opportunità, dal
momento che ciascun condòmino pagherà solo il calore effettivamente
utilizzato. Ci sarà, comunque, una quota fissa in base alla quale
verranno ripartite sia le dispersioni di calore a causa di tubazioni
comuni poco coibentate, sia i costi generali per il funzionamento
dell'impianto.
Far dotare entro il 31 dicembre 2016 tutti gli edifici
in Italia di sistemi per la termoregolazione e contabilizzazione del
calore - come stabilito dalla direttiva e dal decreto legislativo - vuol
dire consentire a ciascun utente di poter calcolare con precisione il consumo effettivo,
pagando solo per le relative quote di spettanza e ottenendo anche
importanti informazioni sull'efficienza del proprio impianto. I
dispositivi di termoregolazione installati sui termosifoni sono in grado
di programmare temperatura e orario di accensione e spegnimento dei
radiatori, proprio come se fossero il termostato della caldaia autonoma,
meccanismo che diminuisce l'attività stessa della caldaia, determinando
un ulteriore risparmio energetico.
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