mercoledì 21 ottobre 2015

Bonus mobili senza spese di ristrutturazione: cosa prevede la legge di stabilità 2016

Bonus mobili senza spese di ristrutturazione: cosa prevede la legge di stabilità 2016
Dal 2016 sarà possibile usufruire del bonus mobili senza aver sostenuto spese di ristrutturazione. Ma la novità, prevista dalla nuova legge di Stabilità, riguarda solo le giovani coppie fino a 35 anni che acquistano una prima casa e che potranno usufrire anche di un tetto di spesa doppio di 20.000 euro. Per gli altri restano in vigore le regole del 2015.
Bonus mobili giovani coppie
Il bonus mobili per le giovani coppie è tra le misure contenute nella bozza della manovra economica che non sono state annunciate dal governo. Per poter vedere se troverà posto nel testo definitivo, bisognerà attendere il passaggio in Parlamento. Il nuovo incentivo fiscale prevede una detrazione del 50% per un tetto di spesa fino a 20mila euro per l'acquisto di arredi destinati ad una prima abitazione appena acquistata.
Bonus mobili 2016
Accanto a questo nuovo incentivo resta in vigore il bonus mobili tradizionale che prevede, come già lo scorso anno, un'agevolazione irpef del 50% per l'acquisto di arredi ed elettrodomestici di classe a o a+ per immobili su cui sono stati eseguiti contemporanei lavori di ristrutturazione. La platea dei beneficiari si estende anche a case popolari ed ex Iacp.
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mercoledì 14 ottobre 2015

A Jesi, in zona tranquilla e servita, Appartamento di 54 mq. in ottimo stato

JESI (zona SMIA)
In zona riservata e tranquilla, Appartamento di 54 mq. in ottimo stato, sito al terzo ed ultimo piano con ascensore. Composto da: Soggiorno-cucina, camera matrimoniale e bagno con finestra e doccia. Completano la proprietà: Terrazzino e cantina.
AJE 2178 - euro 93.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

martedì 6 ottobre 2015

Sostituzione della caldaia: detrazione fiscale e incentivi 2015

Sostituzione della caldaia: detrazione fiscale e incentivi 2015
La prima volta in cui è stata introdotta la detrazione fiscale riguardante la sostituzione della caldaia, più in generale in tema di riqualificazione energetica, è stato nel 2007; tale provvedimento è stato prorogato nel corso degli anni seguenti, seppure con diverse modifiche. Lo scopo è quello di favorire e promuovere lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di garantire, di volta in volta, la maggiore efficienza energetica, offrendo al cittadino che aderisca all’iniziativa un ritorno in termini economici.
DETRAZIONI PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: AUMENTO DEL 65%
L’ultima proroga che lo Stato ha deciso di adottare nel 2015 in merito alla riqualificazione energetica si caratterizza per il mantenimento della detrazione d’imposta lorda del 65% per gli interventi sostenuti e pagati entro il 31 dicembre 2015. L’agevolazione spetta in caso di abbassamento del fabbisogno energetico per il riscaldamento, dell’adozione di pannelli solari, del miglioramento termico ottenuto attraverso una modifica dell’involucro dell’edificio e della sostituzione degli impianti relativi alla climatizzazione invernale. La sostituzione della caldaia rientra in quest’ultimo punto, quello della sostituzione impianti, e permette una detrazione dall’Irpef o dall’Ires (in caso di imprese).
I REQUISITI PER POTER CHIEDERE LA DETRAZIONE SULLA SOSTITUZIONE DELLA CALDAIA
In primis, l’intervento deve essere effettuato su un immobile esistente, ossia iscritto al catasto e sul quale si è proceduto regolarmente al pagamento di Ici e Imu. Altro requisito essenziale è che un impianto di riscaldamento sia già presente all’interno dell’immobile stesso. Inoltre, la nuova caldaia che verrà installata dovrà essere una caldaia a condensazione; se si ha intenzione di montare una caldaia tradizionale, l’unica detrazione che si potrà ottenere sarà quella prevista per le ristrutturazioni edilizie. Sussistono anche dei requisiti tecnici; la caldaia dovrà garantire un rendimento termico utile, che può essere certificato dal produttore e che deve essere richiesto all’installatore. Se nell’immobile sono presenti dei caloriferi da impiegare come sistema di emissione, le norme richiedono che su ogni elemento vengano applicate delle valvole termostatiche, oppure che sia previsto in ogni stanza un sistema attraverso il quale regolare la temperatura (il cosiddetto termostato ambiente). Tale ultimo requisito non è obbligatorio par gli impianti di riscaldamento che hanno una temperatura di funzionamento minore di 45 gradi; un esempio è costituito dagli impianti di riscaldamento a pavimento.
Per essere sicuri che la nuova caldaia disponga di tutte le caratteristiche necessarie per usufruire delle detrazioni fiscali è quindi molto importante rivolgersi ad aziende specializzate in grado non solo di certificare gli impianti a regola d’arte, ma anche di guidare il cliente attraverso una scelta corretta per le proprie esigenze.
LE SPESE PER LA SOSTITUZIONE DELLA CALDAIA AMMESSE IN DETRAZIONE
Per quanto riguarda la tipologia di spese ammesse in detrazione, queste possono essere composte sia dai costi sostenuti per gli interventi di risparmio energetico che da eventuali prestazioni professionali esercitate. Rientrano, pertanto, le spese per lo smontaggio del vecchio impianto, la posa delle nuove apparecchiature e le opere idrauliche o murarie che dovessero rendersi necessarie. Esiste anche un limite di detrazione che viene applicato nel caso venga sostituita una caldaia, fissato in 30.000 euro. Se, assieme alla caldaia, vengono operati altri interventi che rientrano tra quelli cui spettano detrazioni sul risparmio energetico, ma questi non sono inerenti a spese per impianti di climatizzazione invernale, potranno essere conteggiati separatamente e non all’interno dei 30.000 euro. Questo vuol dire che l’eventuale installazione di pannelli solari termici e la sostituzione dei serramenti possono usufruire di detrazioni a parte.
Maggiori informazioni sulle detrazioni per la sostituzione della caldaia possono essere trovate nella sezione dedicata alla riqualificazione energetica sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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