lunedì 31 agosto 2015

Abolizione Tasi e Imu agricola: manovra di oltre 4 miliardi a settembre

Abolizione Tasi e Imu agricola: manovra di oltre 4 miliardi a settembre
Buone notizie per i contribuenti, il Governo annuncia l’abolizione Tasi e Imu agricola a settembre. Tutto accadrà nel 2016, ma è mistero sulle coperture economiche. Anche la politica è andata in vacanza con la promessa di una abolizione Tasi e Imu agricola che avverrà entro il 2016. Un antico proverbio, però, recita che “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. E sembrerebbe essere proprio questo il problema, il reperimento delle cifre che andrebbero a coprire l’ingente valore che non entrerebbe nelle casse dello Stato. Matteo Renzi, prima della pausa estiva, aveva ricordato agli addetti ai lavori che: “Nel 2016 il piano prevede l’eliminazione della tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e sugli imbullonati”. L’obiettivo è quello di detassare la prima casa abolendo la Tasi, liberando anche i terreni agricoli dalla tassazione ed alleggerendo anche gli imbullonati, ovvero quei macchinari spesso di grandi dimensioni che le aziende usano e che necessitano di essere ancorati al suolo per evitare che si muovano. Tanto basta per classificarli al pari di beni immobili, pertanto tassabili. Le dichiarazioni di Matteo Renzi a proposito dell’abolizione Tasi e Imu agricola però, cozza con le coperture economiche sulle quali non è ancora dato sapere da dove arriverebbero. La manovra, infatti, causerebbe mancati introiti di 3,5 miliardi di euro che, se davvero riguardasse non solo la tassa sulla prima casa ma anche l’Imu agricola, supererebbe i 4 miliardi di euro. Oltre all’abolizione Tasi e Imu agricola, restano ancora da risolvere alcuni problemi, fa cui la più volte annunciata local tax, anche questa in programma nel 2016, che però potrebbe essere rimodulata rispetto a quanto previsto inizialmente. Il Governo Renzi promette e Confedilizia risponde con una serie di critiche, come riportato dall’agenzia di stampa ANSA, pur sottolineando che esistono sia la necessità di razionalizzare le imposte sugli immobili, sia l’urgenza di ridurre le tasse che pesano troppo nelle tasche degli italiani. Varie le ipotesi, da quella dell’abolizione Tasi con criteri selettivi, in modo da rendere più ampio il bacino delle case di lusso soggette all’imposta, a quella dello scorporamento dei servizi erogati dai comuni da quella della patrimoniale sulla casa.
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