venerdì 28 dicembre 2018

Bonus ristrutturazioni, giardini ed ecobonus: confermate le detrazioni casa 2019

Bonus ristrutturazioni, giardini ed ecobonus: confermate le detrazioni casa 2019
Confermate per il 2019 le detrazioni sulla casa con la possibilità di detrarre il 50% sulle ristrutturazioni e il 36% per terrazzi e giardini. Ecco tutte le misure prorogate.
Il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili e l’ecobonus sono state confermate per coloro che decidono di intervenire sull’ammodernamento della propria casa, costituendo un incentivo importante che, anche in passato, ha molto aiutato le famiglie a ridurre le spese dei lavori. Per poterne usufruire, occorre presentare il “bonifico parlante”, con l’apposita dicitura per le detrazioni.
Ecobonus 2019, come funziona
Con l’Ecobonus, anche nel 2019 sarà possibile detrarre dall’Irpef fino al 65% dei costi sostenuti per gli interventi di efficientamento energetico in casa. Tra le opere soggette a detrazioni, l’installazione di pannelli solari, le caldaie di condensazione in classe A e gli altri interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’abitazione. Il massimo della spesa su cui calcolare la detrazione è di 100 mila euro; la detrazione sarà spalmata in rate da dieci anni in ogni dichiarazione dei redditi.
Bonus ristrutturazioni, detrazione casa al 50%
Anche per il 2019 vale il bonus ristrutturazione. Questo incentivo consentirà come negli anni passati la detrazione del 50% delle spese fino ad un massimo di 96 mila euro, sostenute per ristrutturazioni edilizie. Tra gli interventi ammessi, ristrutturazioni, riparazioni, ripristino di immobile danneggiato, rimozione di barriere architettoniche con installazione di rampe o ascensori. Il bonus è cumulabile con l’Ecobonus, se insieme alla ristrutturazione sono effettuati anche lavori di efficientamento energetico.  Anche in questo caso lo sconto è suddiviso in dieci rate detraibili una all’anno in dichiarazione dei redditi.
Le detrazioni fiscali riguardano non solo i lavori ma anche le spese di progettazione, prestazioni professionali, acquisto materiali e oneri vari. Possono essere richieste non solo dai proprietari ma da tutti i soggetti che sostengono le spese e che abitino la cassa ad esempio a titolo di locatari o in comodato d’uso.
Bonus mobili, detrazioni Irpef per elettrodomestici classe A+
All’acquisto di elettrodomestici ad elevato risparmio energetico, almeno in classe A+, si applica il bonus mobili, che consente la detrazione al 50% delle spese fino ad un massimo di 10 mila euro. La detrazione anche in questo caso è spalmata su dieci anni. Ovviamente il bonus mobili si applica anche all’acquisto di mobilio nuovo, con le stesse condizioni. Il bonus mobili si applica solo in caso l’immobile a cui sia destinato il mobilio sia anche oggetto di ristrutturazione.
Bonus verde, anche nel 2019 detrazioni per i giardini
Tra le detrazioni casa 2019, rinnovato anche il bonus verde: la detrazione è del 36% per il rifacimento delle aree verdi della propria casa o condominio per una spesa massima di 5 mila euro. Anche in questo caso i beneficiari sono coloro che possiedono o abitano l’immobile e sostengono le spese, e potranno rateizzare la detrazione in dieci anni.
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Jesi, posizione riservata, Appartamento di 130 mq. al primo piano rialzato

JESI (zona Gramsci)
In posizione riservata, al primo piano rialzato di un immobile in buone condizioni, Appartamento di 130 mq. da rivedere internamente.
La soluzione è così suddivisa: Ingresso, ampio e luminoso soggiorno, cucinino, tinello, tre camere, bagno, ripostiglio e due balconi.
Completano la proprietà garage di 25 mq. dotato di bagno e cantina di 15 mq. trasformabili in taverna, entrambi con accesso diretto alla corte condominiale.
AJE 4179 euro 160.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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giovedì 27 dicembre 2018

Termosifoni amici dell’ambiente? Il materiale perfetto è l’alluminio

Termosifoni amici dell’ambiente? Il materiale perfetto è l’alluminio
Non sono certo l’emblema del regalo di Natale, eppure i termosifoni sono fondamentali in particolare durante le feste. Per molte famiglie, infatti, questo è il periodo dell’anno in cui si passa più tempo in casa, a meno di non aver pianificato di partire per una vacanza natalizia. La capacità dei radiatori di riscaldare gli ambienti della nostra abitazione in tempi ragionevoli e di mantenervi una temperatura costante dipende da molti fattori: tra questi, il materiale di cui sono composti.
Oggi esistono caloriferi in alluminio, in ghisa e in acciaio. Negli ultimi anni la richiesta si è impennata soprattutto per quelli in alluminio: più leggeri e facili da montare, meno ingombranti e spesso preferibili da un punto di vista estetico. Dalla loro hanno anche il fatto che sono mediamente più economici dei radiatori in ghisa o acciaio. Si scaldano e raffreddano più rapidamente degli altri, ma hanno il difetto di trasmettere i rumori e le vibrazioni prodotte dall’acqua in circolo. Questo tipo di termosifoni, infatti, emette un ticchettio fastidioso durante la fase di riscaldamento o raffreddamento. Il tutto è dovuto alle forti variazioni di temperatura nei diversi componenti, ma si tratta di un difetto eliminabile grazie ad un apposito sistema a pressione capace di eliminare le tensioni all’interno del radiatore.
Molti, poi, sono portati a pensare che i caloriferi in alluminio si corrodano facilmente. Ma i modelli in commercio oggi sono resistenti alla corrosione perché protetti da una speciale lega di alluminio e dallo spessore minimo delle pareti, pari a 1,5 millimetri. Fondamentale anche uno sfiato automatico, con il quale si eliminano le tracce di ossigeno. Infine, al contrario di ciò che si pensa, i radiatori in alluminio sono eco-friendly: una volta dismessi possono infatti essere fusi nuovamente e riutilizzati.

Jesi, in posizione tranquilla e riservata, Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente

JESI (zona Gramsci)
In posizione tranquilla, Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente.
Situato al secondo piano di un piccolo contesto abitativo, l’immobile è composto da: Ingresso, soggiorno con balcone, cucinino, tinello, due ampie camere, bagno e ripostiglio.
Completano la proprietà comodo garage di 20 mq., soffitta e corte condominiale.
AJS 3125 euro 140.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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venerdì 21 dicembre 2018

Scorcelletti, Appartamento di 78 mq. al primo ed ultimo piano di recente costruzione

Scorcelletti
In posizione riservata, al primo ed ultimo piano di un piccolo contesto abitativo di recente costruzione, luminoso Appartamento di 78 mq composto da: Soggiorno con angolo cottura, due camere che affacciano su un lungo balcone, bagno e panoramica terrazza di 30 mq. Pavimentazione in parquet nella zona notte, riscaldamento a pavimento, predisposizione per aria condizionata e per pannelli solari.
Completano la proprietà ampio garage, posto auto coperto e soffitta.
Classe energetica: A+
ACA 3178 euro 150.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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Jesi In zona centrale e ben servita, Appartamento di 95 mq. in ottime condizioni

JESI (centro)
In zona centrale e ben servita,  Appartamento di 95 mq. in ottime condizioni.
Situato al primo piano di una quadrifamiliare, l’immobile è composto da: Soggiorno, cucina abitabile, due camere matrimoniali di cui una con balconcino, doppi servizi, ripostiglio e terrazza di 30 mq. con veranda.
Pavimentazione in parquet nella zona notte.
AJE 3218 euro 105.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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mercoledì 19 dicembre 2018

Moie, al secondo ed ultimo piano di una quadrifamiliare, Appartamento di 120 mq. in buone condizioni

Moie di Maiolati
Al secondo ed ultimo piano di una quadrifamiliare, Appartamento di 120 mq. in buone condizioni composto da: Soggiorno, cucina abitabile, tre camere, doppi servizi e due balconi.
Completano la proprietà garage di 40 mq. finito come l’appartamento e dotato di bagno, spazio verde esclusivo di 120 mq. e corte condominiale.
AMA 4222 euro 135.000
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venerdì 7 dicembre 2018

Jesi, in zona centrale e ben servita, Casa indipendente cielo-terra di 95 mq. su due livelli

JESI (centro)
In zona centrale e ben servita, Casa indipendente cielo-terra di 95 mq. disposta su due livelli: al primo piano soggiorno, cucina abitabile, bagno e ripostiglio; al secondo piano due ampie camere con possibilità di ricavarne una terza, piccolo bagno e terrazzo di 15 mq.
Completano la proprietà locale di 45 mq. adibito ad uso laboratorio e piccola corte recintata.
AJS 3108 euro 95.000
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lunedì 3 dicembre 2018

Fondi immobiliari, la quota di Imu e Tasi sempre più pesante

Fondi immobiliari, la quota di Imu e Tasi sempre più pesante
Utili in calo, erosi dalle tasse, e prevalenza di strumenti non quotati negli investimenti immobiliari. Queste le principali evidenze del XII Monitor sulla Finanza immobiliare, realizzato in collaborazione con Caceis, asset servicing del Gruppo Crédit Agricole, e presentato durante lo scorso 29 novembre a Milano.
Fondi immobiliari, garanzie per operazioni a debito
“Tra gli aspetti che meritano di essere indagati – ha sottolineato il prof. Claudio Cacciamani, del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma, presentando l’Osservatorio, - c’è quello della nascita di nuove tipologie di fondi che si collocano a metà tra l’immobiliare e il private equity, nonché quello della gestione finanziaria dei fondi immobiliari che diventerà sempre più importante per dare quelle garanzie necessarie per effettuare operazioni a debito”.
L’approvvigionamento di finanziamenti a debito, infatti, rischia di diventare sempre più dispendioso anche a causa dell’aumento dei rendimenti di titoli di Stato, che fanno aumentare a cascata i costi di tutti i finanziamenti, nonché a causa della normativa per la sottoscrizione di fondi, che possono destinare solo un decimo del proprio capitale ad attività di investimento immobiliare.
Prevalgono i fondi Oicr nei fondi immobiliari
Secondo il Monitor sulla Finanza Immobiliare, a prevalere tra gli impieghi dei fondi immobiliari sono gli strumenti non quotati, in particolare titoli di debito e quote in fondi che investono in altri fondi (cosiddetti OICR, ovvero Organismi di investimento collettivo del risparmio). Nel primo semestre 2018 la quota di investimenti non quotati era infatti del 96,32% contro uno scarso 3,68% di strumenti quotati. Una tendenza che si è replicata anche negli anni scorsi, con minime variazioni.
Quota di liquidità nel portafoglio dei fondi immobiliari
Se si guarda alla composizione degli attivi investiti in attività immobiliari, oltretutto si può notare che dal 2015 è sempre presente in portafoglio una quota di almeno il 5% in liquidità: ciò è dovuto alla normativa europea che impone, dopo la crisi, il mantenimento di un certo stock di liquidi in ogni attività finanziaria, a protezione dalle oscillazioni del mercato. Nel primo semestre 2018, oltre a questa quota di liquidità, è stato presente un 5% circa di strumenti finanziari vari, un 3% di altre attività e un 87% circa di investimenti in immobili o diritti reali immobiliari. L’investimento in strumenti derivati, che nel 2013 rappresentava oltre il 2% del totale degli attivi, dopo essersi azzerato negli anni successivi (a causa della scottatura creata dalla crisi) è tornato a fare capolino al 30 giugno 2018 con un mezzo punto percentuale sul totale degli investimenti.
Fondi immobiliari, utili erosi da Imu e Tasi
La nota dolente dei fondi immobiliari sta nella quota di utile rispetto all’investimento, che si è rivelata in costante perdita dal 2012 al 2017 (dati al 31 dicembre), cedendo circa il 2% annuo in media. A pesare sul risultato sono in parte anche le tasse, in particolare Imu e Tasi, imposte a partire dal 2012: la percentuale dei balzelli sul totale degli attivi ha oscillato dal 21,53% del 2012 al 39,34% del 2017, con un picco nel 2016 del 66,51%.
Infine, l’incidenza della componente retail sui fondi immobiliari, al 31 dicembre 2017, è rimasta limitata al 18% (contro un picco del 51% del 2014), mentre il restante 82% è composto di investimenti riservati. Inoltre, la maggioranza degli investimenti sono a lunga scadenza (56%) e a media (32%), mentre a breve scadenza restano il 12% degli impieghi. Tendenza, questa, che è rimasta pressochè invariata nel tempo.
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Al secondo piano con ascensore, Bilocale di 55 mq. di recente costruzione

JESI (zona Parco del Ventaglio)
 In piccolo contesto residenziale di recente costruzione, Bilocale di 55 mq. sito al secondo ed ultimo piano con ascensore. L’immobile è composto da: Luminoso soggiorno-cucina con balcone, camera matrimoniale, bagno e ripostiglio. Ottime rifiniture, impianto fotovoltaico e di condizionamento.
Completa la proprietà garage di 15 mq. Soluzione compresa di arredo.
Classe energetica: B
AJE 2125 euro 100.000  
 Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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giovedì 29 novembre 2018

In zona centrale e ben servita, appartamento di 95 mq. in ottime condizioni

JESI (centro storico)
In zona centrale e ben servita, Appartamento di 95 mq. in ottime condizioni.
Situato al primo piano di una quadrifamiliare, l’immobile è composto da: Soggiorno, cucina abitabile, due camere matrimoniali di cui una con balconcino, doppi servizi, ripostiglio e ampia terrazza di 30 mq. con veranda. Pavimentazione in parquet nella zone notte.
AJE 3218 euro 105.000
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mercoledì 28 novembre 2018

Jesi, al primo ed ultimo piano di una bifamiliare, appartamento di 110 mq. da rivedere internamente

JESI (zona Parco del Ventaglio)
In posizione panoramica, al primo ed ultimo piano di una bifamiliare, Appartamento di 110 mq. da rivedere internamente.
L’immobile è composto da: Ingresso, soggiorno, cucina abitabile, tre camere, bagno e soffitta.
Completano la proprietà garage di 25 mq., cantina di 20 mq., corte condominiale e orto di proprietà.
AJE 4193 euro 95.000
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lunedì 26 novembre 2018

A 5 km da Jesi, in una zona tranquilla e facile da raggiungere, Terreno agricolo di circa 2 ettari

A 5 km da Jesi
In posizione pianeggiante, Terreno agricolo di circa 2 ha con ulivi, viti ed alberi da frutto.
Zona tranquilla e facile da raggiungere.
TJE 2120 euro 50.000


Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

venerdì 23 novembre 2018

Monsano, panoramico appartamento di 80 mq. parzialmente rivisto

MONSANO
A due passi dal centro storico, panoramico Appartamento di 80 mq. parzialmente rivisto.
Situato al secondo ed ultimo piano di una quadrifamiliare, l’immobile è composto da: Ingresso, soggiorno, cucina abitabile con balcone, due camere e bagno.
Completano la proprietà garage di 20 mq., posto auto esterno, cantina ed orto.
AMO 3154 euro 70.000
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mercoledì 21 novembre 2018

Jesi, Bilocale di 60 mq. recentemente ristrutturato

JESI (zona S. Giuseppe)
Al terzo ed ultimo piano di una palazzina in buone condizioni, Bilocale di 60 mq. recentemente ristrutturato.
L’immobile è composto da: Ampio soggiorno-cucina, spaziosa camera matrimoniale, bagno e ripostiglio.
Pavimentazione in parquet presente in tutta l’abitazione.
Facilità di parcheggio.
Mobilio e stufa a pellet inclusi nel prezzo.
AJE 2127 euro 59.000
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martedì 20 novembre 2018

Di recente costruzione, luminoso appartamento di 78 mq. posto al primo piano

Scorcelletti
In posizione riservata, al primo ed ultimo piano di un piccolo contesto abitativo di recente costruzione, luminoso Appartamento di 78 mq composto da: Soggiorno con angolo cottura, due camere che affacciano su un lungo balcone, bagno e panoramica terrazza di 30 mq. Pavimentazione in parquet nella zona notte, riscaldamento a pavimento, predisposizione per aria condizionata e per pannelli solari.
Completano la proprietà ampio garage, posto auto coperto e soffitta.
Classe energetica: A+
ACA 3178 euro 150.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860www.immobiliarebellitalia.com

venerdì 16 novembre 2018

A 5 km da Jesi, porzione di colonica di 200 mq. su due livelli da ristrutturare

A 5 km da Jesi
In posizione tranquilla e riservata ma non lontana dai servizi, porzione di colonica di 200 mq. disposta su due livelli da ristrutturare.
La soluzione è così suddivisa: al piano terra cantina, magazzino, rimessa per attrezzi e ripostiglio; al piano superiore cucina, tre camere, bagno e ripostiglio.
Annesso di 70 mq. e corte esclusiva di 4.000 mq.
La proprietà comprende anche un terreno di circa 2 ha con ulivi, viti ed alberi da frutto. Possibilità di acquistare solo il terreno ad euro 50.000. Valore complessivo della casa e del terreno euro 180.000.
Colonica del Picchio euro 130.000
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martedì 13 novembre 2018

A 5 km da Jesi, porzione di colonica di 160 mq. su due livelli da ristrutturare

A 5 km da Jesi
In posizione tranquilla e riservata ma non lontana dai servizi, porzione di colonica di 160 mq. disposta su due livelli da ristrutturare. La soluzione è così suddivisa: al piano terra due cantine, magazzino, legnaia e ripostiglio; al primo piano cucina abitabile con caminetto, tre camere e bagno.
Annessi per un totale di 100 mq. e corte esclusiva di 4.000 mq.
La proprietà comprende anche un terreno di circa 2 ha con pozzo. Possibilità di acquistare solo il terreno ad euro 50.000. Valore complessivo della casa e del terreno euro 165.000.
Colonica della Rondine euro 115.000
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venerdì 9 novembre 2018

Ecobonus 2019, come funzionerà la proroga

Ecobonus 2019, come funzionerà la proroga
La legge di Bilancio 2019 ha introdotto la proroga dell'ecobonus anche nel 2019. Si tratta di una detrazione Irpef, in caso di contribuenti privati, e Ires, in caso di società, sulle spese sostenute per interventi di risparmio energetico. L'ecobonus 2019 seguirà le stesse modalità e regole di applicazione dell'ecobonus 2018.
Ecobonus 2019, la proroga
La proroga dell'ecobonus 2019 stabilisce i seguenti limiti di spesa per l'ecobonus:
    - 100mila euro per gli interventi di riqualificazione energetica
    - 60mila euro per gli interventi sull'involucro dell'edificio
    - 30mila euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, installazione di impianti dotati di     caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia
    - 60mila per l'installazione di pannelli solari
La detrazione Irpef avverrà in 10 rate annuali di uguale importo
Ecobonus 2019 per gli infissi
Tra gli interventi ammessi alla detrazione per il risparmio energetico c'è il cosiddetto ecobonus 2019 per gli infissi. Anche per l'anno 2019 sarà possibile effettuare la sostituzione e l'installazione di infissi e finestre beneficiando delle detrazione delle sepse al 50% con il bonus ristrutturazione, oppure dell'Ecobonus 2019 se la sostituzione degli infissi determina un miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
Ecobonus 2019: la sostituzione della caldaia
La proroga dell'ecobonus 2019 contiene anche il cosiddetto ecobonus caldaia 2019: La detrazione che spetta per la sostituzione della caldaia varia dallo 0% al 65% in base al tipo di prestazioni della caldaia acquistata. Se la caldaia è di classe A e dotata di valvole di termoregolazione, la detrazione è al 65%, se senza valvole si ha uno sconto del 50%, mentre nessuna detrazione si applica se la classe è inferiore alla A.
ecobonus 2019, la guida dell' Agenzia delle entrate
Ricordiamo che i contribuenti possono consultare online la guida dell'ecobonus dell'Agenzia delle Entrate, che fornisce informazioni utili sulle detrazioni. Al momento l'ultima guida disponibile è aggiornata a ottobre 2019.
Ecobonus 2019 per l'installazione del fotovoltaico
Secondo quanto ricordato dall'Agenzia delle Entrate, in un recente interpello, tra gli interventi che danno diritto alla detrazione Irpef del 50% ci sono anche le opere finalizzate al conseguimento di risparmio energetico legato all'installazione di un impianto fotovoltaico.
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giovedì 8 novembre 2018

Jesi, in zona ben servita, Bilocale ristrutturato di 40 mq. posto al piano terra

JESI (zona viale Trieste)
In zona ben servita, Bilocale di 40 mq. recentemente ristrutturato. Situato al piano terra di una piccola palazzina in buone condizioni, l’immobile è composto da: Soggiorno, cucina abitabile, camera matrimoniale, bagno, ripostiglio e piccola cantina.
Soffitto con rivestimento in legno e travi a vista.
AJE 2126 euro 55.000
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mercoledì 24 ottobre 2018

Jesi, Appartamento di 90 mq. da rivedere internamente

JESI (zona S. Giuseppe)
In posizione tranquilla, Appartamento di 90 mq. da rivedere internamente.
Situato al primo piano di una piccola palazzina, l’immobile è composto da: Soggiorno, cucinino, tinello con balcone, due camere matrimoniali di cui una con balcone, bagno e soffitta di 20 mq.
Completano la proprietà garage di 20 mq., posto auto esterno, ampia corte condominiale recintata e piccolo orto.
AJS 3105 euro 90.000
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martedì 23 ottobre 2018

Jesi, in zona ben servita, Appartamento di 100 mq. distribuito su due livelli

JESI (zona via XXIV Maggio)
In zona ben servita, al secondo piano di una bifamiliare in buone condizioni, Appartamento di 100 mq. distribuito su due livelli e così suddiviso: al primo piano soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, cameretta e bagno; al piano superiore luminosa mansarda finita come l’appartamento e dotata di ripostiglio.
La soluzione è inoltre provvista di impianto di condizionamento.
AJS 3101 euro 130.000
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lunedì 22 ottobre 2018

Jesi, in zona tranquilla, Appartamento di 95 mq. completamente rivisto

JESI (prima periferia)
In zona tranquilla, al primo piano di un piccolo contesto abitativo in buone condizioni, Appartamento di 95 mq. completamente rivisto e composto da: Soggiorno, ampia cucina con caminetto e balcone, camera matrimoniale, cameretta e bagno.
Predisposizione per impianto di aria condizionata e parquet nella zona notte.
Completano la proprietà garage di 30 mq., cantina di 25 mq. e spazio verde esclusivo di 50 mq.
AJS 3103 euro 180.000
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giovedì 18 ottobre 2018

Jesi, in posizione ben servita, panoramico Appartamento di 90 mq.

JESI (prima periferia)
In posizione ben servita, al terzo ed ultimo piano di un condominio in ottime condizioni, panoramico Appartamento di 90 mq. composto da: Soggiorno con ampio balcone, cucinino, tinello, due camere matrimoniali e bagno. L’immobile è inoltre provvisto di impianto di condizionamento.
Completano la proprietà garage di 20 mq., posto auto esterno e cantina di 12 mq.
AJS 3104 euro 98.000

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mercoledì 17 ottobre 2018

Jesi, in zona ben servita, Appartamento di 35 mq. recentemente ristrutturato

JESI (zona c.c. Arcobaleno)
In zona ben servita, Appartamento di 35 mq. recentemente ristrutturato.
Situato al piano terra di una quadrifamiliare, l’immobile è così suddiviso: Soggiorno-cucina, camera, bagno e ripostiglio.
Soffitto con rivestimento in legno e travi a vista.
Completa la proprietà giardino di 20 mq. in parte piastrellato.
Soluzione ideale ad uso investimento.
AJE 2244 euro 41.000
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mercoledì 10 ottobre 2018

Casa, che cos’è e come funziona la proposta d’acquisto

Casa, che cos’è e come funziona la proposta d’acquisto
Quando si è in cerca di una casa da acquistare e si è individuato l’immobile ideale, inizia un iter che - se non emergono inconvenienti - sfocia poi con l’acquisto della tanto desiderata abitazione. Tutto parte, in genere, con la proposta d’acquisto. Giampaolo Marcoz, consigliere nazionale del Notariato, ha spiegato a idealista/news di cosa si tratta e come funziona.
Che cos’è una proposta d’acquisto?
“La proposta d’acquisto è la dichiarazione dell’acquirente di voler acquistare un certo bene a un certo prezzo: solitamente si tratta di un modulo prestampato fornito dall’agenzia immobiliare, ed è accompagnata dal versamento di una somma di denaro a titolo di ‘caparra’. Una volta firmata, la proposta d’acquisto contiene impegni già vincolanti per l’acquirente che di solito si impegna a non revocarla per un determinato periodo di tempo. Non vincola il venditore che nel frattempo resta libero di valutare anche altre offerte.
Bisogna distinguere la proposta di acquisto dal contratto preliminare di vendita o ‘compromesso’, con il quale il venditore e l’acquirente si obbligano a concludere una compravendita, stabilendone modalità e termini. Serve a impegnare le parti per il tempo necessario a risolvere eventuali problemi che non consentono la vendita immediata: ad esempio per l’acquirente la ricerca di un finanziamento e per il venditore la consegna di una nuova casa”.
Quale deve essere la durata?
“E’ consigliabile stabilire un termine ridotto per l’efficacia della proposta, ad esempio una o due settimane, entro il quale il venditore potrà accettarla concludendo l’affare”.
La proposta d’acquisto prevede una caparra, quest’ultima a quanto deve ammontare?
“La proposta d’acquisto è accompagnata normalmente dal versamento di una somma di denaro a titolo di ‘caparra’. In genere si tratta di qualche migliaio di euro stabilito in proporzione rispetto al valore dell’immobile.
Tale somma resta ‘bloccata’ (e quindi viene sottratta alla disponibilità dell’acquirente) per tutta la durata di validità della proposta di acquisto. Importante: l’assegno relativo alla caparra deve essere intestato direttamente al venditore”.
Cosa succede se la proposta d’acquisto non viene accettata dal venditore?
“Se la proposta d’acquisto non viene accettata, la caparra verrà restituita al proponente che sarà libero di modificare la sua proposta, magari migliorando le condizioni”.
Al contrario, cosa succede se la proposta d’acquisto viene accettata?
“Nel momento in cui la proposta dell’acquirente viene accettata dal venditore, con la firma di quest’ultimo si conclude di fatto l’accordo contrattuale e le parti sono vincolate al rispetto di quanto contenuto nella proposta accettata.
L’immediata nascita di un obbligo contrattuale impone di prestare grande attenzione alle clausole contenute nella proposta di acquisto che solo con il consenso di entrambi i contraenti potrà essere modificata o integrata.
Sarà necessario quindi fare molta attenzione alle modalità e ai tempi di pagamento del prezzo, alla eventuale esigenza di richiedere un finanziamento, alla verifica della consistenza dell’immobile con riferimento alla regolarità urbanistica e degli impianti, ed infine ai tempi di consegna dell’immobile stesso.
Alla luce di tutto ciò è consigliabile farsi assistere dal notaio fin dall’inizio, a partire dalla redazione di una proposta di acquisto che tenga conto delle proprie esigenze per non trovarsi vincolati a condizioni che non si è in grado di adempiere”.
Cosa accade, invece, se l’acquirente ci ripensa?
“Se il venditore ha già accettato, è essenziale capire se l’acquirente si sia riservato la possibilità di tornare indietro sui suoi passi avendo qualificato le somme versate a titolo di ‘caparra penitenziale’. Solo in questo caso potrà sciogliersi dal vincolo contrattuale perdendo solo la somma versata. In caso contrario, ovvero in caso di versamenti a titolo di ‘caparra confirmatoria’, per essere libero dall’impegno assunto dovrà ottenere il consenso del venditore, perdendo la somma versata a titolo di caparra ed esponendosi al rischio di eventuali ulteriori richieste di risarcimento danno da parte del venditore”.
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giovedì 4 ottobre 2018

Casa in eredità: ecco le norme fiscali da conoscere

Casa in eredità: ecco le norme fiscali da conoscere
Mantenere un immobile di proprietà si rivela per molti un impegno economico non trascurabile: tra bollette, spese per la casa e magari le rate di un mutuo il budget che deve essere calcolato per questo fine si fa sempre più consistente. Circostanza che si fa ancora più impegnativa nel caso di seconde case o immobili ricevuti in eredità. Bonus fiscali, tasse e normative si rivelano fattori cruciali in questo particolare tipo di situazione.
Casa in eredità e bonus: cosa fare?
Al momento in cui si ottiene un immobile in eredità la prima cosa da chiarire è la propria situazione: si è già intestatari di un’abitazione oppure quella concessa diventerebbe la prima?  Se l’abitazione in questione risultasse essere una prima casa l’erede avrebbe un maggior margine di risparmio sulle spese. In questo caso, infatti, potrà beneficiare del bonus prima casa che permette di pagare un’imposta catastale e ipotecaria ridotta. Per ottenere questa agevolazione il richiedente che è proprietario di un immobile già acquistato con il bonus prima casa può decidere di venderlo o donarlo entro un anno dall’apertura della successione.
Ereditare una seconda casa
Se stiamo parlando di una seconda casa le strade che l’erede può perseguire sono diverse: non potrà usufruire del bonus prima casa se l’immobile di proprietà è stato acquistato da meno di cinque anni, anche vendendolo o donandolo. Se invece si possiede un immobile da oltre cinque anni questo può essere donato a un figlio, a una moglie se in regime di divisione dei beni oppure venduto. Nel caso in cui l’erede sia in possesso di una casa acquistata senza l’agevolazione del bonus prima casa nello stesso comune della seconda casa, può venderlo, donarlo o trasformarlo in ufficio, facendo così diventare l’abitazione ricevuta una prima casa.
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Jesi, Appartamento di 50 mq. recentemente ristrutturato

JESI (zona Parco del Ventaglio)
Al primo ed ultimo piano di una bifamiliare in buone condizioni, appartamento di 50 mq. recentemente ristrutturato. Composto da: Soggiorno, cucinotto con balcone, camera matrimoniale e bagno.
Collegata internamente tramite scala, piccola mansarda finita come l’appartamento.
L’immobile è inoltre dotato di impianto di condizionamento.
Classe energetica: E
AJE 2119 euro 75.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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venerdì 28 settembre 2018

Jesi, elegante Appartamento di 85 mq. completamente ristrutturato

JESI ( zona Arco Clementino )
In piccolo e riservato contesto residenziale, elegante appartamento di 85 mq. completamente ristrutturato.
Situato al secondo ed ultimo piano rialzato di una piccola palazzina servita di ascensore, l’immobile è composto da: Ingresso su ampio e luminoso soggiorno con caminetto, cucina abitabile con terrazza, due camere e due bagni. Presente nell’abitazione pavimentazione in parquet.
Completano la proprietà garage, posto auto esclusivo coperto, soffitta e corte condominiale.
AJE 3282 euro 185.000
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martedì 11 settembre 2018

Jesi, in zona ben servita, Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente

JESI (zona via Marconi)
In zona ben servita, al secondo ed ultimo piano di una trifamiliare, panoramico Appartamento di 100 mq. da rivedere internamente.
La soluzione abitativa è così suddivisa: Soggiorno con balcone, cucina abitabile, tre camere, due bagni e ripostiglio.
AJE 4238 euro 75.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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mercoledì 5 settembre 2018

Estinzione anticipata del mutuo, quando conviene?

Estinzione anticipata del mutuo, quando conviene?
L’estinzione anticipata del mutuo non comporta più, come in passato, il pagamento di penali. Circostanza, questa, che ha aumentato il numero di casi in cui i mutuatari hanno potuto estinguere il debito con la banca ben prima della scadenza: circa 2,4 milioni, secondo un’indagine di Facile.it e Mutui.it.
L’analisi, effettuata in collaborazione con mUp Research con l’ausilio di Norstat, che ha interrogato un campione rappresentativo della popolazione nazionale in età compresa tra i 40 e i 74 anni, ha rilevato che chi è riuscito a estinguere anticipatamente il mutuo ottenuto per l’acquisto della casa ha impiegato in media 9,3 anni. Si tratta di un tempo più che dimezzato rispetto alla durata media dei finanziamenti analizzati, pari a circa 23 anni.
Tra coloro che hanno estinto anticipatamente il mutuo, in particolare, il 27% degli interpellati lo ha fatto entro i primi cinque anni, il 45% ha impiegato tra i 6 e i 10 anni mentre il 26% tra gli 11 e i 20 anni. Più veloci sono risultati i mutuatari del Nord Italia, che hanno impiegato in media 8,4 anni per liberarsi del debito, mentre al sud e sulle isole si sono superati i 10 anni in media.
Come si può estinguere un mutuo prima della scadenza? Può sempre capitare che, inaspettatamente, ci si ritrovi in possesso di una liquidità extra che ci permette di ripagare il debito. Tra i modi che i mutuatari hanno trovato per liberarsi del mutuo, Facile.it ha individutato, nel 25,7% dei casi, l’impiego di altri risparmi che inizialmente erano stati destinati ad altro; nel 13,3% si è trattato della liquidazione percepita dai genitori in pensione, donata ai figli come aiuto per il mutuo; quasi in altrettanti casi il debito è stato ripagato con il proprio TFR, ottenuto a seguito di un licenziamento o cambio d’azienda. Ancora, l’11,3% ha estinto il mutuo solo dopo aver venduto altre proprietà mentre poco più del 10% ha dichiarato di aver chiuso il mutuo in anticipo grazie ad un’eredità.
Ma quando conviene estinguere anticipatamente un mutuo? “Estinguere un mutuo anticipatamente non sempre conviene e tale scelta va ponderata con attenzione, -  spiega Ivano Cresto, responsabile BU Mutui di Facile.it. - Innanzitutto bisogna considerare la presenza di eventuali penali; se il mutuo è stato stipulato dopo il 2 febbraio 2007 non ci sono, ma chi ha ottenuto il finanziamento prima di quella data potrebbe, in caso di estinzione anticipata, vedersi addebitato un costo extra calcolato in misura percentuale sul debito residuo, con aliquota che varia in funzione della tipologia di tasso, dell’anno di sottoscrizione e del numero di rate mancanti”.
Dato poi il piano di ammortamento alla francese che contraddistingue la gran parte dei mutui, ovvero con una quota di interessi da ripagare che decresce col passare del tempo, mentre la quota capitale aumenta,  l’estinzione anticipata è più vantaggiosa se avviene nei primi anni dalla stipula, quando gli interessi che gravano sul mutuatario sono maggiori. In caso contrario potrebbe essere più conveniente, valutando opportunamente tassi debitori e creditori, investire altrove la liquidità disponibile e continuare a pagare le rate del mutuo sino al termine naturale del finanziamento.

lunedì 3 settembre 2018

Mutui: le novità del decreto Milleproroghe

Mutui: le novità del decreto Milleproroghe
Prorogata fino al 2020 la sospensione del pagamento della quota capitale per tutti coloro che hanno stipulato un mutuo casa. Il tanto chiacchierato decreto Milleproroghe, infatti, porterà a breve una serie di novità rispetto a tasse e normative in diversi ambiti, che renderanno alcune famiglie più sollevate rispetto alle spese necessarie da mettere a budget. Una delle più interessanti riguarda proprio i mutui casa e la sospensione delle rate durante il piano di ammortamento.
Milleproroghe: cosa succede ai mutui?
Grazie ad uno speciale accordo siglato tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana, il Tesoro e le associazioni dei rappresentanti delle imprese, sarà mantenuta fino al 2020 la misura già attiva che prevede la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento. Si tratta di un’opportunità che può rivelarsi decisamente utile per alcune famiglie in certi particolari frangenti della vita.
La sospensione del pagamento delle rate sarà prevista per un massimo di 12 mesi, durante i quali però si continueranno a maturare gli interessi. Per poter usufruire di questa opzione il richiedente dovrà essere in possesso di alcune specifiche condizioni come, giusto per fare qualche esempio nel pratico, aver perso il lavoro nel corso degli ultimi due anni oppure aver visto il proprio orario lavorativo ridursi per un periodo di almeno 30 giorni.
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mercoledì 29 agosto 2018

Bonus ristrutturazioni 2018, ecco come ricevere la detrazione fiscale

Bonus ristrutturazioni 2018, ecco come ricevere la detrazione fiscale
Per approfittare del bonus ristrutturazioni bisogna fare attenzione al pagamento. Proprio così, perché per ricevere la detrazione bisogna compilare il cosiddetto bonifico parlante. Ecco qualche istruzione utile.
Il bonus ristrutturazioni è una delle agevolazioni fiscali più richieste che permette, fino al prossimo 31 dicembre, di detrarre il 50% della spesa (fino a un massimo di 96mila euro) dall’Irpef. Nel 2019 la detrazione scenderà a 36% e fino a 48.000 euro di spesa a partire dal 2019.
Ma per poter usufruire del bonus ristrutturazione è necessario finalizzare il pagamento per i lavori unicamente tramite bonifico parlante, un bonifico specifico completo di dati dell'azienda che ha effettuato; del richiedente e il riferimento normativo dell'agevolazione.
In ogni caso in cui si usi una modalità di pagamento diversa dal bonifico parlante, come l'assegno o la carta di credito ad esempio, non si potrà beneficiare della detrazione.
Fanno eccezione le spese che riguardano gli oneri di urbanizzazione, delle autorizzazioni e delle denunce di inizio dei lavori o delle ritenute fiscali sui compensi dei professionisti. In questi casi l'Agenzia delle Entrate ammette tipologie di pagamento.
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mercoledì 22 agosto 2018

Proposta di acquisto vincolata al mutuo: cos'è e come funziona

Proposta di acquisto vincolata al mutuo: cos'è e come funziona
Acquistare una casa non sempre è un impegno finanziario che tutti si possono permettere, per cui spesso la si acquista in modo da associare il momento del passaggio di proprietà all’accensione di un mutuo. Si tratta della proposta di acquisto immobiliare subordinata (o condizionata) al mutuo. Vediamo cos’è e come funziona.
Come funziona la proposta di acquisto subordinata
La proposta di acquisto subordinata al mutuo è una proposta di acquisto che pone una condizione sospensiva. Cosa che è consentita dall’articolo 1353 del Codice Civile, secondo cui si può stipulare un contratto ponendo come condizione la sua eventuale risoluzione in caso di avvenimento futuro incerto. In questo caso, l’avvenimento a cui si subordina il contratto è l’ottenimento del mutuo: se questo viene concesso, l’acquisto può aver luogo, altrimenti può essere sospeso. In altre parole, quando si vuole acquistare una casa ma non si ha la liquidità per farlo, si può effettuare una proposta di acquisto inserendo la clausola dell’inefficacia del’obbligo di compravendita (che di per sé sarebbe vincolante) in caso il mutuo non venga concesso. Una simile soluzione libera da onerose conseguenze sia il venditore, che in caso di mancata compravendita si troverebbe a dover intentare cause legali, sia il compratore, che in caso di mancata erogazione del mutuo dovrebbe sostenere una spesa per lui impossibile.
Come si effettua la proposta di acquisto subordinata al mutuo
Si tratta di un atto in tutto simile a quello di compravendita, quindi, una volta approvata dal venditore, dà luogo ad una fase preliminare di vendita. Contenente però la clausola sospensiva in questione, che esplicita, quindi, come la condizione indispensabile alla realizzazione della compravendita sia l’ottenimento, da parte dell’acquirente, del mutuo necessario. Per stabilire se la clausola abbia o meno effetto, l’acquirente deve comunicare, entro una data concordata, all’agente immobiliare se il mutuo sia poi stato effettivamente concesso o meno, in modo che il contratto possa diventare effettivo (o meno).
Risoluzione del contratto di acquisto subordinato
In caso non si abbia alcuna risposta dall’istituto di credito entro il termine fissato, si può da un lato chiedere al venditore una proroga dei termini della proposta di acquisto, oppure addirittura risolvere senz’altro il contratto, per permettere al venditore di cercare un altro acquirente. E’ comunque fondamentale dare comunicazione all’agente immobiliare sia dell’ottenimento del mutuo, sia del rifiuto, sia del ritardo nella risposta, perché in caso di silenzio l’acquisto diventerebbe poi obbligatorio.
In caso di risoluzione del contratto nei casi elencati sopra, la somma versata dal compratore al venditore in fase di contratto preliminare va restituita, e l’agente immobiliare non matura alcun diritto alla provvigione.
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lunedì 20 agosto 2018

Contratto preliminare di compravendita, la registrazione: tempi e costi

Contratto preliminare di compravendita, la registrazione: tempi e costi
In una compravendita immobiliare il preliminare, chiamato anche compromesso, è un vero e proprio contratto che obbliga entrambe le parti alla stipula del contratto definitivo. Ecco alcune cose importanti da sapere.
Il documento deve indicare gli elementi principali della vendita: il prezzo, la casa da acquistare, l’indirizzo, una precisa descrizione con i dati del catasto e la data del contratto definitivo. Ma non solo. Il contratto preliminare deve avere forma scritta e deve essere registrato presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla sottoscrizione, 30 giorni se il contratto è redatto con l'intervento di un notaio nella forma della scrittura privata autenticata o dell'atto pubblico.
Per registrare il contratto preliminare di compravendita bisogna versare, presso una banca o un ufficio postale, l’imposta di registro nella misura fissa di 200,00 euro; se nel contratto è prevista una caparra confirmatoria, all’imposta fissa va aggiunto un importo pari allo 0,5% della caparra; se sono previsti acconti (e il cedente non è assoggettato a Iva), bisognerà aggiungere un importo pari al 3% degli acconti.
Nel caso in cui si acquisti da un soggetto assoggettato ad Iva è preferibile far indicare nel contratto preliminare, in presenza di caparra confirmatoria, che questa riveste ruolo di acconto sul prezzo oltre che di caparra. In questo modo, si applicherà il criterio di alternatività, in base al quale le operazioni soggette ad Iva non sono imponibili agli effetti dell’imposta di registro, non si dovrà così versare l’imposta aggiuntiva dello 0,5%.
Qualora la registrazione avvenga dopo i 20 giorni stabiliti sarà necessario versare la sanzione prevista per tardiva registrazione che si applica nella misura del 15% se la registrazione avviene entro 90 giorni e nella misura del 24% se avviene entro un anno dal termine di scadenza previsto.
Bisogna poi ricordare le marche da bollo, che devono essere applicate su ogni copia presentata per la registrazione. Dunque, su ogni copia del contratto va applicata, per ogni 4 facciate di 100 righe, una marca da bollo da 16,00 euro. Dovrà poi essere applicata su ogni piantina una marca da bollo di 1,00 euro.
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giovedì 16 agosto 2018

Jesi, in contesto tranquillo, Appartamento di 110 mq. da rivedere internamente

JESI (zona viale del Lavoro)
In contesto tranquillo, al secondo ed ultimo piano di un piccolo condominio proponiamo Appartamento di 110 mq. da rivedere internamente.
La soluzione abitativa è così suddivisa: Soggiorno e cucina abitabile con balcone, tre camere, un bagno con possibilità di ricavarne un secondo, ripostiglio ed ampia soffitta.
Completano la proprietà garage, cantina, piccolo orto e corte condominiale recintata.
AJE 4195 euro 125.000
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Clausola penale e caparra confirmatoria, quali sono le differenze

Clausola penale e caparra confirmatoria, quali sono le differenze
Nel momento in cui si concretizza una compravendita ci sono atti che, al di là della sottoscrizione del preliminare, impegnano venditore e acquirente. Andiamo a vedere quali sono e le loro differenze.
Clausola penale contratto preliminare
Uno di questi atti è la clausola penale. Si tratta di una pattuizione accessoria al contratto, il cui obiettivo è rafforzare il vincolo contrattuale e stabilire la prestazione dovuta in caso di inadempimento o ritardo, limitando così a tale prestazione la misura del risarcimento. Per l’art. 1392 del Codice civile è però possibile pattuire anche la risarcibilità di un ulteriore danno.
La clausola penale diventa operativa solo quando è stato accertato l’inadempimento al contratto, conseguenza della domanda di risoluzione chiesta dal contraente che ha adempiuto o ha offerto di adempire alla propria prestazione. La clausola penale, inoltre, può essere stabilita per il ritardo nell’adempimento.
Caparra confirmatoria acquisto immobile
La caparra confirmatoria è un patto contrattuale che si perfeziona con la consegna della somma nelle mani del venditore da parte del futuro acquirente. La caparra confirmatoria ha la funzione di prova dell’avvenuta conclusione del contratto preliminare, di parziale esecuzione della prestazione, di rafforzamento del vincolo contrattuale.
La caparra confirmatoria, inoltre, è comunemente indicata come sanzione contrattuale. Questo perché opera in caso di inadempimento di una delle parti del contratto e mira all’immediato risarcimento del danno. La caparra confirmatoria, principalmente, ha dunque la funzione di liquidare anticipatamente i danni derivanti dall’inadempimento di uno dei contraenti.
Secondo quanto disposto dall’art. 1385 del Codice civile, “se al momento della conclusione del contratto una parte dà all’altra, a titolo di caparra, una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta. Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra. Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l’esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali”.
Clausola penale e caparra confirmatoria differenze
La clausola penale diventa operativa solo dopo che si è accertato l’inadempimento al contratto, conseguenza della domanda di risoluzione chiesta dal contraente che ha adempiuto o ha offerto di adempire alla propria prestazione, la caparra confirmatoria invece presuppone il diritto di recesso e ne prevede già la “pena”. La caparra confirmatoria, inoltre, limita il danno risarcibile alla somma consegnata. La clausola penale può essere anche stabilita per il ritardo nell’adempimento, mentre la caparra confirmatoria è prevista solo per il mancato esatto adempimento alla stipula del contratto definitivo.
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Morro d'Alba, Casa colonica di 150 mq. parzialmente da ristrutturare

MORRO D’ALBA
A soli 2 km dal paese, circondata dai pregiati vigneti della Lacrima, proponiamo Casa colonica di 150 mq. parzialmente da ristrutturare.
La soluzione abitativa è così suddivisa: al piano terra due magazzini, due cantine, legnaia e forno; al piano superiore cucina, tre camere e bagno.
Completano la proprietà annesso di 80 mq. e corte di 600 mq.
Colonica del Grappolo  euro 110.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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venerdì 10 agosto 2018

Comunicazione Enea bonus ristrutturazione, obbligatoria da settembre 2018

Comunicazione Enea bonus ristrutturazione, obbligatoria da settembre 2018
La comunicazione Enea è un adempimento online che devono svolgere i contribuenti che hanno eseguito lavori sulla propria casa e vogliono usufruire delle detrazioni risrutturazioni ed energia per l'anno in corso. A partire da settembre 2018 la comunicazione Enea, oltre che per l'ecobonus, è obbligatoria anche per gli interventi di ristrutturazione edilizia.
comunicazione enea per ristrutturazione edilizia 2018
L'obbligo di comunicazione Enea per i lavori di ristrutturazione edilizia 2018 è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, la stessa che ha prorogato le detrazioni del 50% anche per l'anno in corso. La manovra prevedeva l'estensione generalizzata delle "informazioni sugli interventi effettuati", analogamente "a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici". L'obbligo è quindi in vigore per tutti i lavori iniziati a partire dal 1º gennaio 2018.
comunicazione enea chi deve farla
La Comunicazione Enea è un adempimento che cittadini, imprese e condomini devono realizzare per poter fruire dell'ecobonus del 65% e del bonus ristrutturazioni del 50% per gli interventi conclusi entro la fine del 2018. Per effetto della nuova legge di bilancio, la Comunicazione Enea è obbligatoria anche per gli interventi di ristrutturazione edilizia.
pratica enea per ristrutturazione
Dapprima preso sottogamba questo nuovo adempimento è stato confermato a marzo da una nota del MEF e dall’ENEA che, confermando l’introduzione dell’obbligo di comunicazione anche per le spese di ristrutturazione, non hanno tuttavia fornito chiarimenti ulteriori. In una nota pubblicata a luglio è stata proprio l'Enea però a chiarire che il portale dedicato alla trasmissione dei dati è adesso in fase di sperimentazione e che sarà online e operativo a partire da settembre. Da quel momento, come specificato dall'Enea, partiranno i 90 giorni per inviare le comunicazioni relative ai lavori già conclusi nel 2018.
Ci saranno, cioè, tre mesi di tempo per fare la comunicazione, arrivando più o meno a dicembre. I dettagli operativi, modulistica compresa, saranno definiti e pubblicati solo con l’apertura del sito. Anche se, rassicurano dall’Agenzia, "ne daremo comunicazione in modo che gli interessati abbiano tutto il tempo per l’espletamento delle pratiche".
comunicazione lavori di ristrutturazione enea
La comunicazione Enea per i lavori di ristrutturazione non dovrà essere eseguita per tutti i tipi di interventi, ma solo per quelli che comportano una riduzione delle spese energetiche. Anche se per l'elenco dei lavori si dovranno attendere le specifiche tecniche dell'Enea.
comunicazione enea ristrutturazione 50
La comunicazione sarà obbligatoria per usufruire della detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia. Come previsto dalla legge di Bilancio 2018 anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute entro il limite di 96mila euro di spesa. La proroga è valida sia per i lavori sulle singole unità immobiliari che per la ristrutturazione delle parti comuni degli edifici condominiali.
comunicazione enea in ritardo
L’omesso invio all’Enea della scheda informativa per godere del bonus al 65% sugli interventi finalizzati al risparmio energetico, non preclude la possibilità di applicare la detrazione, pur dietro la corresponsione della sanzione minima pari a 258 euro. In questi casi l’omesso invio può essere sanato ricorrendo all’istituito della remissione in bonis, ai sensi del decreto legge n. 16 del 2012 (articolo 2 comma 1) convertito nella legge 44/2012.
dichiarazione enea 2018
La dichiarazione Enea è già operativa per quanto riguarda il Bonus energia. In questo caso per effettuare la comunicazione Enea 2018 sui lavori conclusi a partire dal 1º gennaio 2018 bisognerà ccedere al sito http://finanziaria2018.enea.it/ e, dopo essersi registrati, bisognerà procedere con la compilazione della dichiarazione di detrazione.
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus 2018 bisognerà inviare all’ENEA i seguenti dati: dati anagrafici del beneficiario; informazioni relative all’immobile oggetto di intervento; tipologia di intervento.
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mercoledì 8 agosto 2018

Jesi, Appartamento di 120 mq. completamente ristrutturato

JESI (zona Corso Matteotti)
A due passi dal Corso, Appartamento luminoso di 120 mq. completamente ristrutturato nel 2001.
La soluzione si trova al secondo piano di una piccola palazzina ed è composta da: Soggiorno, cucina abitabile, quattro camere e due bagni.
Possibilità di suddividere la proprietà in due appartamenti indipendenti.
AJE 6269   euro 145.000
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Le cinque regole d’oro per vendere una casa prima del tuo vicino

Le cinque regole d’oro per vendere una casa prima del tuo vicino
Le case di seconda mano sono le protagoniste indiscusse del mercato immobiliare. Ma quali sono i fattori determinanti del buon esito di una compravendita? Secondo la rete spagnola Alfa Real Estate, gli elementi chiave sono: prezzo, tempo di vendita, piano di marketing, promozione, visita.
Stabilire un adeguato prezzo di vendita
Il fattore determinante al momento della chiusura della transazione è il prezzo. Ci sono diversi fattori che determinano il costo delle case: oltre al mercato, le caratteristiche dell’immobile, la posizione, lo stato, quello che trasmette... E’ importante metterlo sul mercato a un prezzo ragionevole, perché “se si opta per un prezzo superiore a quello adeguato, l’abitazione ‘si brucia’ e finisce per essere venduta a un prezzo inferiore al suo valore”. Un modo per conoscere il prezzo equo di una casa è consultare, ad esempio, le quotazioni immobiliari dell’Agenzia delle Entrate oppure informarsi presso un’agenzia immobiliare.
Pianificare i tempi di vendita
Il prezzo non è l’unica variabile importante quando si vende una proprietà: conta anche il fattore tempo. Se il venditore ha fretta di vendere la casa, è più ragionevole regolare il prezzo dall’inizio. In caso contrario, è necessario determinare un periodo di tempo per riadattare il prezzo: tre mesi, sei mesi... anche se è bene che il termine non superi la metà di un anno. “Non bisogna dimenticare che il prezzo di vendita viene sempre dal mercato”.
Preparare la casa: fare ristrutturazioni, piccole modifiche...
Prima di mettere sul mercato la casa è importante analizzare le sue peculiarità (vantaggi, svantaggi...), così come il profilo dei potenziali acquirenti. Tutto questo aiuterà a capire come promuovere l’immobile, a stabilire il prezzo appropriato e a sapere se è conveniente fare qualche tipo di ristrutturazione prima di metterlo in vendita. E’ qui che entra in scena il cosiddetto “home staging”, che si basa sulla preparazione della casa per il mercato. La presentazione è fondamentale quando si tratta di vendere, bisogna aiutare il potenziale acquirente ad immaginare di vivere in quell’ambiente.
Promuovere la vendita
Ci sono diversi modi per promuovere una casa in vendita ed è sempre consigliabile utilizzare le potenzialità offerte da Internet. Ad esempio, inserire un annuncio sui portali immobiliari come idealista e utilizzare i social network. E’ essenziale fare una buona e dettagliata descrizione dell’immobile, aggiungere belle fotografie, includere un video, scommettere sulla realtà virtuale e 3D...
Preparare la casa per la visita
“Diciamo sempre che nei primi 90 secondi un acquirente sa se è interessato a una casa o meno”, spiega Alfa Inmobiliaria. Vale a dire, in un minuto e mezzo bisogna far innamorare i potenziali acquirenti. Pertanto, l’ambiente deve essere accogliente, pulito, ordinato, non troppo caldo e non troppo fresco. Se non si presta attenzione a questi dettagli, “è difficile che scatti la scintilla”.
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lunedì 6 agosto 2018

Castelbellino Stazione, Appartamento di 90 mq. di recente costruzione

Castelbellino Stazione
In complesso residenziale di recente costruzione, proponiamo Appartamento di 90 mq. con ingresso indipendente. La soluzione si trova al piano terra ed è composta da: Soggiorno con angolo cottura, tre camere, bagno e ripostiglio.
Completano la proprietà garage di 25 mq., cantina di 20 mq. e corte esclusiva di 30 mq.
ACA 4175 euro 190.000
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venerdì 3 agosto 2018

Castelbellino Stazione, Appartamento di 78 mq. di recente costruzione

Castelbellino Stazione
In complesso residenziale di recente costruzione, proponiamo Appartamento di 78 mq. con ingresso indipendente. La soluzione è sita al piano terra ed è composta da: Soggiorno con angolo cottura, due camere e bagno.
Completano la proprietà garage di 20 mq., cantina di 20 mq. e corte esclusiva di 50 mq.
ACA 3165 euro 150.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

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giovedì 2 agosto 2018

Acquisto prima casa avendone già una: quando si ha diritto al bonus

Acquisto prima casa avendone già una: quando si ha diritto al bonus
Il cosiddetto bonus prima casa spetta a chi non ha altro immobile all’interno del Comune ove si trova quello da acquistare e non ne possiede un altro, su tutto il territorio nazionale, già comprato con lo stesso beneficio. Ma che succede se si possiede un’altra abitazione data però in affitto? A chiarirlo la Cassazione con l’ordinanza n. 19989/18 del 30 luglio 2018.
Innanzitutto, è opportuno ricordare che per usufruire dell’agevolazione fiscale sulla prima casa non bisogna essere proprietari di altre case sull’intero territorio nazionale acquistate già con il bonus, salvo vendere entro un anno dal nuovo acquisto; non bisogna essere proprietari di altra casa di abitazione nel Comune ove si trova l’abitazione in corso di acquisto; bisogna avere la residenza nel Comune ove si trova la nuova casa da acquistare con il bonus.
L’immobile acquistato con il bonus prima casa non si può vendere per almeno 5 anni, salvo acquistarne un secondo entro 12 mesi, anche questo da destinare a propria abitazione principale; l’immobile acquistato con il bonus prima casa si può dare in affitto senza perdere l’agevolazione; il contribuente non è tenuto ad andare a vivere nell’abitazione acquistata con il bonus, l’importante è che abbia la residenza all’interno dello stesso Comune.
La sentenza n. 2778/2018 della commissione tributaria di Milano ha poi stabilito che, nel caso di vendita della prima casa entro i cinque anni, la residenza nell’immobile riacquistato entro un anno consente di mantenere il diritto all’agevolazione anche in assenza di nuova residenza anagrafica. Secondo la pronuncia, dunque, se c’è prova dell’effettiva residenza presso il nuovo immobile, si può mantenere l’agevolazione pure in assenza di trasferimento formale della residenza anagrafica. Per la Cassazione, in caso di mancato trasferimento della formale residenza anagrafica per richiesta non accolta, l’agevolazione è da revocare.
E’ possibile inoltre avere l’agevolazione fiscale una seconda volta se la casa diventa inagibile o troppo stretta. E si può altrettanto usufruire dell’agevolazione se si acquista casa per i figli intestandola a questi, anche se chi paga ha già comprato la propria prima casa con il bonus.
Con la sentenza n. 19989/18, la Cassazione ha ora stabilito che, chi ha già un’altra casa nello stesso Comune ove si trova quella in corso di acquisto a condizione che quest’ultima sia stata data in affitto, può sfruttare il bonus prima casa. Questo perché per fruire dei benefici fiscali sull’acquisto della prima casa, la nozione di casa di abitazione deve essere intesa nel senso di alloggio concretamente idoneo, sia sotto il profilo materiale che giuridico, a soddisfare le esigenze abitative dell’interessato. Tale idoneità non sussiste quando l’immobile è dato in locazione a terzi; di conseguenza, l’agevolazione spetta anche all’acquirente che sia proprietario di altra casa situata nello stesso Comune in cui si trova l’immobile che viene acquistato allorché tale casa sia oggetto di un rapporto di locazione regolarmente registrato.
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martedì 31 luglio 2018

Jesi, Appartamento di 47 mq. da rivedere internamente

JESI (centro)
In posizione ben servita, proponiamo Appartamento di 47 mq. da rivedere internamente.
La soluzione si trova al primo piano di una piccola palazzina ed è così suddivisa: Soggiorno, cucina, camera, bagno e balcone.
AJE 2118  euro 30.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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Quanti soldi ci vogliono per acquistare una casa?

Quanti soldi ci vogliono per acquistare una casa?
Quanti soldi ci vogliono per acquistare una casa? Dipende ovviamente da molti fattori: quale casa si vuole acquistare (appartamento o villetta?), per quale scopo (investimento o prima casa?), in quale città, di quali dimensioni, con o senza mutuo. Sta di fatto che per potersi permettere una casa la condizione imprescindibile è quella di avere un reddito adatto, o comunque disporre della liquidità necessaria ad assicurarci un buon affare.
Quale casa posso permettermi con 30 mila euro l'anno?
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha provato ad immaginare quale tipo di casa si possa acquistare con un reddito “medio”, prendendo come riferimento il dato per nucleo familiare di Banca d’Italia, che lo ha fissato in 30,7 mila euro annui, al netto delle imposte e dei contributi. Che tipo di abitazione si riesce ad acquistare con questa cifra? Secondo Tecnocasa, immaginando di voler ricorrere ad un mutuo di 25 anni con parametri nella media presente, ovvero un tasso medio di 1,83%, un rapporto rata/reddito pari al 30% e un loan to value (ovvero la percentuale finanziata dal prestito rispetto al prezzo totale dell’immobile) dell’80%, si può acquistare un’abitazione del valore di 213 mila euro. Si tratta naturalmente di una valutazione che tiene conto dei prezzi medi delle case in Italia, senza alcun riferimento particolare ad una certa zona. Oltre al denaro ottenuto col finanziamento, l’acquirente dovrà però avere a disposizione un capitale iniziale pari al 20% del prezzo dell’immobile e cioè 42,6 mila euro, e liquidità necessaria a coprire tutte le spese accessorie alla compravendita e all’accensione del mutuo.
Quale casa acquistare con 200 mila euro?
Modificando la domanda, ci si potrebbe chiedere che genere di casa si possa acquistare con il budget di cui sopra. Risponde ancora il Gruppo Tecnocasa: con 200 mila euro (poco meno dei 213 mila individuati), se si considera la tipologia immobiliare “medio usato” e le sue caratteristiche alla dello scorso anno (come da dati giugno 2018) gli affari che si possono concludere sono i seguenti. A Roma, dove il prezzo medio nel periodo considerato era di 2950 euro al metro quadro, si può acquistare un appartamento da 68 metri quadri. Che scenderebbero a 37 se ci si volesse spostare nel centro della capitale, o ancor meno se si volesse oltrepassare le mura del centro storico. Con la stessa cifra, a Milano ci sarebbe la possibilità di acquistare un’abitazione da 71 metri quadri  (o di 38 metri quadri in centro). Poco cambia la situazione a Firenze: 71 metri quadri o 61 in pieno centro sono la contropartita di un budget da 200 mila euro. Meglio andrebbe se si volesse abitare a Napoli: con la liquidità indicata a disposizione ci si potrebbe assicurare una casa da 95 metri quadri. Le più economiche, infine, Palermo e Genova che, con i loro 1150 euro al metro quadro, consentirebbero di acquistare una spaziosa soluzione da 174 metri quadri al valore di 200 mila euro.
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lunedì 30 luglio 2018

Jesi, Appartamento di 90 mq. in buone condizioni

JESI (zona Gramsci)
In ottima zona, proponiamo Appartamento di 90 mq. posto al terzo ed ultimo piano di una piccola palazzina. L’immobile è composto da: Soggiorno, cucinino con tinello, due camere, bagno e due balconi. Cantina e soffitta.  In buone condizioni con finestre e tapparelle nuove
e bagno rifatto nel 2002.
Completano la proprietà garage e piccolo orto.
AJE 3175 euro 95.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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venerdì 27 luglio 2018

Jesi, Casa singola di 90 mq. distribuita su due livelli

JESI  (centro)
A pochi passi dal centro storico, proponiamo soluzione abitativa singola di 90 mq. distribuita su due livelli.
L’immobile è da rivedere, ma con il tetto recentemente rifatto.
Completa la proprietà una corte esclusiva recintata di 100 mq. piantumata con alberi secolari.
Casa Norma euro 80.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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lunedì 23 luglio 2018

Jesi, Attico di 150 mq. in ottime condizioni

JESI ( zona viale Verdi )
In posizione residenziale e ben servita, proponiamo Attico di 150 mq. in ottime condizioni.
La soluzione si trova al terzo piano di una piccola palazzina ed è composta da: Soggiorno, cucina, tre camere, due bagni, ripostiglio, balcone e due terrazze.
Completa la proprietà un garage doppio.
AJE 4265 euro 265.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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