mercoledì 27 maggio 2015

Risparmio energetico: 5 accorgimenti virtuosi

Risparmio energetico: 5 accorgimenti virtuosi
Risparmio energetico per abbassare il costo delle bollette, 5 consigli virtuosi comparando i consumi di single e famiglie a cominciare dalle tariffe su misura. Carissime le bollette di luce e gas, ma perché non fare di necessità virtù? Oggi è possibile un buon risparmio energetico, e quindi abbassare il costo delle bollette, mettendo in pratica 5 semplici consigli. Si tratta di 5 semplici mosse e si riesce a risparmiare centinaia di euro all’anno sulle bollette di luce e gas. Il problema del risparmio energetico ha, oggi, una soluzione razionale: scegliere con cura le tariffe più adatte. Facile.it, primo comparatore italiano di prodotti per l’energia, ha fatto opportuni calcoli in base all’utente: il single e la famiglia. Il single riesce a risparmiare fino a 181 euro all’anno sull’energia; una famiglia numerosa addirittura 349 euro. Vediamo in dettaglio.
Tariffe “su misura”
Tot capita, tot sentenziae. A ognuno la sua tariffa, perché ovviamente ogni utente ha le proprie esigenze e, per fortuna, oggi il mercato consente di scegliere la tariffa “su misura”. Pertanto, per il single che passa in casa poco tempo e in genere  nelle ore serali sarebbe preferibile la cosiddetta tariffa bioraria che prevede notevoli riduzioni di costo dopo le 19 con un risparmio annuo di 27 euro. Per le famiglie numerose, invece, un’opzione ottimale è la tariffa mono oraria, che garantirebbe un risparmio annuo di 53 euro.
Un piatto caldo
Per il single è più economico l’utilizzo del forno a microonde, invece del forno elettrico, per scongelare o riscaldare: risparmia 23 euro all’anno. Sarebbe invece di 22 euro annui il risparmio in bolletta delle famiglie numerose se utilizzassero le pentole a pressione invece di quelle tradizionali.
Casa calda casa
Utilizzare i termostati che consentono un riscaldamento in base ai diversi momenti della giornata: un single può risparmiare fino 48 euro all’anno, una famiglia numerosa addirittura 157 euro. Notevoli i risparmi sulla bolletta tanto per le famiglie numerose quanto per chi vive da solo, per riscaldare la casa. Inutile riscaldare nello stesso modo e per lo stesso numero di ore tutta la casa, meglio scegliere con cura dove e quando veicolare il tepore casalingo.
Evitare il freddo
Stesso discorso per il caldo e per il freddo: inutile raffrescare tutta la casa nello stesso modo e per lo stesso numero di ore. Un unico split per l’aria condizionata in tutta la casa, consumerebbe troppo e non raffrescherebbe a sufficienza. Meglio mettere più split e raffrescare selettivamente: le famiglie risparmierebbero fino a 51 euro all’anno. E per evitare docce fredde anche quando riceve la bolletta, il single dovrebbe scegliere uno scaldabagno a gas invece che uno elettrico e risparmierebbe 71 euro all’anno.
Capitolo elettrodomestici
Avere in casa elettrodomestici energeticamente efficienti è importante, ma usarli in maniera altrettanto efficiente è altrettanto importante. Ad esempio, un single che utilizza lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico riesce a far abbassare la bolletta di circa 12 euro. Una famiglia numerosa che fa funzionare tv e apparecchi tecnologici  per parecchie ore al giorno dovrebbe staccare la spina della TV e del lettore DVD quando non sono in funzione: otterrebbe un risparmio di circa 66 euro all’anno.
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mercoledì 20 maggio 2015

Bonus ristrutturazioni, aumentano gli interventi ammessi

Bonus ristrutturazioni, aumentano gli interventi ammessi
La circolare dell’Agenzia delle Entrate del 24 aprile 2015 n.17/E contiene alcune importanti novità in tema bonus ristrutturazioni. Si tratta di linee guida da tener presenti per la compilazione delle sezioni III A e III C del quadro RP di Unico PF 2015. Andiamo a vedere, nel dettaglio, di cosa si tratta.
Innanzitutto, aumentano gli interventi ammessi con il bonus del 50%. Se su un’abitazione sono stati effettuati interventi di recupero edilizio, con la detrazione del 50% su spese fino a 96mila euro (36% su 48mila fino al 25 giugno 2012), è possibile agevolare un’ulteriore spesa di 96mila euro (48mila dal 2016) per un intervento autonomo rispetto ai precedenti (cioè non di mera prosecuzione) e, per considerare le due opere autonome, non è necessario che tra i diversi interventi trascorra “un periodo di tempo minimo”. Questo principio vale anche per le spese detraibili al 65% sui lavori per il risparmio energetico. Inoltre, le rate residuali della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, iniziata da un contribuente, poi deceduto, non può essere trasferita agli eredi, in quanto non si applicano le norme che regolano il bonus sulle ristrutturazioni edilizie.
Bonus ristrutturazioni, nuovi lavori
Per le spese di ristrutturazione sostenute dopo il 1° ottobre 2006, l’agevolazione spetta sino al limite di spesa di 48mila euro (96mila per i pagamenti dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015) per ogni unità immobiliare comprensiva di pertinenze. Questo limite non si applica agli interventi autonomi, ossia non di mera prosecuzione. Ma quando un intervento è considerato autonomo? Un intervento è considerato autonomo in base agli “elementi riscontrabili in via di fatto”, oltre che all’espletamento degli adempimenti amministrativi eventualmente necessari (denuncia di inizio attività, collaudo dell’opera, dichiarazione di fine lavori). L’intervento deve essere anche autonomamente certificato dalla documentazione richiesta dalla normativa vigente. La norma non richiede che “debba trascorrere un periodo di tempo minimo tra i diversi interventi” per considerarli autonomi e conseguentemente per beneficiare per entrambi di un limite di 96mila euro ciascuno (circolare 17/E/2015). I due interventi autonomi potrebbero anche svolgersi contemporaneamente, non essendo necessario che per iniziare il secondo si debba prima finire il primo. La circolare 17/E/2015 ha anche confermato la sua precedente interpretazione, la quale prevede che “per gli interventi autonomi effettuati nel medesimo anno deve essere rispettato il limite annuale di spesa ammissibile”. Questo vuol dire che se per la stessa abitazione e nello stesso anno si proseguono interventi di manutenzione iniziati in anni precedenti e contemporaneamente si iniziano nuovi interventi, l’importo massimo annuale di spesa agevolata al 36% non può comunque superare la misura complessiva di 48mila euro (circolare dell’Agenzia delle Entrate 15/E/2003). Secondo quanto disposto dalle Entrate, questo limite, oltre ad essere riferito allo stesso intervento (anche pluriennale), effettuato nella stessa abitazione (comprensiva di pertinenze), è anche un limite massimo “annuale” per singola abitazione.
Bonus mobili non trasferibile
Cosa succede poi in caso di decesso del contribuente che sta beneficiando della rateizzazione decennale della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto – dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015 – di mobili e grandi elettrodomestici (con limite massimo di spesa di 10mila euro) per l’arredo dell’immobile oggetto di interventi di ristrutturazione (pagati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015)? In tale situazione, il bonus, non utilizzato in tutto o in parte dallo stesso, non si trasferisce agli eredi per i rimanenti periodi di imposta. Questo perché, anche se l’agevolazione per i mobili presuppone la fruizione della detrazione per gli interventi di recupero, si tratta comunque di un incentivo autonomo, con proprie norme sul limite di spesa e sulla ripartizione in dieci rate della detrazione stessa. Queste regole non prevedono il trasferimento della detrazione Irpef e non è possibile appliccare la disposizione prevista per gli eredi per le ristrutturazioni edilizie dall’articolo 16-bis, comma 8 del Tuir (circolare 17/E/2015).
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mercoledì 13 maggio 2015

Detrazioni fiscali: chiarimenti su come effettuare i pagamenti

Detrazioni fiscali: chiarimenti su come effettuare i pagamenti
Alcuni accorgimenti per effettuare i pagamenti delle fatture per la ristrutturazione senza correre il rischio di perdere le detrazioni fiscali. Come è ormai noto, si possono ottenere delle detrazioni fiscali in caso di ristrutturazioni edilizie (50 per cento) e risparmio energetico (65 per cento). Per beneficiarne, è indispensabile provvedere al pagamento delle fatture esclusivamente a mezzo bonifico bancario o postale, fondamentale è che sia un bonifico parlante. Qualsiasi altra forma di pagamento, quali assegni, contanti, carte di credito e altro, non saranno validi. Nel bonifico dovrà essere indicato il codice fiscale del soggetto che paga, vale a dire di chi beneficerà della detrazione, il codice fiscale o la partita iva del beneficiario del pagamento. In caso di lavori condominiali, oltre al codice fiscale del condominio, è necessario indicare quello dell’amministratore o del condòmino che provvede al pagamento. Nel modulo dovranno essere chiaramente indicate le detrazioni fiscali di cui si vuole beneficiare, se risparmio energetico (65 per cento), ristrutturazioni edilizie (50 per cento) o bonus mobili. Se il modulo non contiene nessuna indicazione per il bonus mobili, si dovrà barrare la casella della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. Va ricordato che si potrà beneficiare di detrazioni fiscali del 65 per cento nel caso in cui si adottino misure antisismiche per costruzioni in zone sismiche ad alta pericolosità, configurate nelle ristrutturazioni edilizie. Se il conto corrente è intestato a più persone, nel bonifico dovrà essere specificato solo il codice fiscale di colui che beneficierà delle detrazioni fiscali. In caso di più beneficiari, nel bonifico dovranno comparire tutti i codici fiscali degli interessati e la detrazione sarà ripartita. Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se l’ordinante del bonifico è soggetto diverso dal beneficiario delle detrazioni fiscali, si potrà ugualmente usufruirne a determinate condizioni. Per coloro che hanno provveduto a pagare le fatture in contanti, assegno o bonifico ordinario, si può rimediare all’errore ed usufruire ugualmente delle detrazioni fiscali a patto di effettuarlo correttamente facendosi restituire la somma dal fornitore.
L’unica eccezione è rappresentata dal pagamento di oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, diritti di segreteria per autorizzazioni o denunce lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti o delle imposte di bollo. In questi casi, sono accettate altre forme di pagamento senza alcun rischio di perdere le detrazioni fiscali. La stessa deroga è valida anche per il bonus mobili che ammette pagamenti effettuati con carta di credito o bancomat, non sono invece ammessi assegni o contanti.
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lunedì 11 maggio 2015

Casa singola di 255 mq. in bellissima posizione panoramica, a Montemarciano


MONTEMARCIANO
In bellissima posizione panoramica con incantevole vista mare, Casa singola di 255 mq. in buone condizioni, distribuita su 3 livelli. Completamente ristrutturata nel 1990. Il piano terra è così suddiviso: Ampio soggiorno con camino, cucina abitabile, 2 camere e bagno. Il piano primo ospita una camera matrimoniale con cabina armadio molto grande, una seconda camera con studio, bagno e balcone. Il piano seminterrato, al quale è possibile accedere sia da scala interna sia da ingresso privato esterno, è composto da un’ampia taverna con cucina e garage. Terrazzino con splendida vista panoramica e corte esclusiva di 300 mq.  
Classe energetica: F. Indice di prestazione energetica: 217,592 Kwh/mq. anno.
Casa Eleonora - euro 300.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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venerdì 8 maggio 2015

Sicurezza balconi e terrazzi: è momento di manutenzione

Sicurezza balconi e terrazzi: è momento di manutenzione
Da Confedilizia un consiglio: la primavera è l’occasione per controllare la sicurezza di balconi e terrazzi per la sicurezza degli abitanti dello stabile e dei pedoni che transitano nelle aree sottostanti. È proprio il momento, infatti, di prendersi cura dei propri spazi all’aperto (terrazzi, portici o balconi) e metterli anche in sicurezza, se necessario. La primavera è un momento ideale. Come evidenzia la Confedilizia in una nota, i cornicioni dei terrazzi, i parapetti dei balconi, le ringhiere, i poggioli decorati, le fioriere e comunque, ogni appoggio che sporga della propria abitazione, se trascurato, può rappresentare un pericolo per la sicurezza degli abitanti dello stabile e dei pedoni di passaggio nelle aree sottostanti. La primavera, di norma, è la stagione in cui molte piante vanno rinvasate e sostituito anche il terriccio. È proprio la stagione, in sintesi, dei lavori in casa e per verificare se vasi, fioriere e simili siano stati ancorati bene alla struttura fissa su cui sono appoggiati. È utile e opportuno controllare lo stato degli elementi fissi esterni, il loro intonaco e la loro struttura e, nello stesso tempo, se necessario, provvedere alla loro manutenzione. In alcuni Comuni, per regolamento, la manutenzione corretta ad evitare situazioni di pericolo è obbligatoria e anche soggetta a pesanti sanzioni. Si ricorda comunque che, anche se non esistono norme comunali ad hoc, chi custodisce una qualsiasi cosa dalla quale possa derivare un danno deve avere un alto senso di responsabilità verso la comunità in cui vive e opera.
 “È importante, quindi, se si hanno spazi esterni alla propria abitazione, al proprio ufficio o negozio, rendersi conto della necessità della manutenzione e della cura di poggioli, balconi, fioriere e, in genere, di tutti gli oggetti che siano collocati, in vario modo, su spazi prospicienti un luogo in cui transitano o sostano persone. Infatti, solo con la cura responsabile da parte dei diretti interessati (proprietari, inquilini, amministratori condominiali ecc.), si possono evitare tragici incidenti”, raccomanda Confedilizia.
È sempre opportuno informarsi sulle norme di polizia urbana della propria città, anche con l’aiuto e l’assistenza delle Associazioni territoriali della Confedilizia. Troverete gli indirizzi sul sito dell’Organizzazione (www.confedilizia.it).
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