martedì 30 giugno 2015

Agevolazioni prima casa: non decadono chiedendo cambio di residenza

Agevolazioni prima casa: non decadono chiedendo cambio di residenza
Non è necessario trasferire materialmente la residenza nell’abitazione acquistata, per non perdere le agevolazioni prima casa, sarà sufficiente inoltrare al Comune la domanda di trasferimento.
Anche se fisicamente la residenza non è avvenuta, le agevolazioni prima casa non si perderanno se è stata inoltrata regolarmente la richiesta al Comune di trasferimento della residenza entro i 18 mesi dall’atto notarile. Come noto, la legge prevede che si potrà usufruire di agevolazioni prima casa per l’acquisto ma entro 18 mesi dal rogito, il contribuente che ha usufruito del bonus dovrà trasferire la propria residenza nel nuovo immobile, in caso contrario, si potrà incorrere in sanzioni. A chiarire che le agevolazioni prima casa non decadono è stata la Commissione Tributaria Regionale di Milano, sezione staccata di Brescia, con la sentenza 2485/67/15 depositata l’8 giugno 2015. Se il contribuente ha regolarmente presentato la domanda di trasferimento entro i 18 mesi richiesti, si precisa, lo stesso non dovrà rispondere delle lungaggini burocratiche che non gli competono. La sentenza prende il via da una notifica dell’Agenzia delle Entrate indirizzata ad una contribuente, un avviso di liquidazione Iva relativo ad un atto di compravendita. In buona sostanza, si chiedeva la revoca dell’agevolazioni prima casa che vuole l’imposta Iva al 4 per cento. La contribuente non aveva trasferito la residenza entro i termini previsti, da qui la revoca. La contribuente ha fatto ricorso sostenendo che la legge non richiedeva il trasferimento materiale nel fabbricato acquistato, bensì, nei 18 mesi doveva essere presentata al Comune domanda di trasferimento della residenza. Il ricorso è stato accolto da Ctp dopo aver accertato che la domanda era stata presentata come richiesto dalla legge. È stato presentato un appello che, comunque, non è stato accettato, dunque, la contribuente non ha perso le agevolazioni prima casa. Per poter godere delle agevolazioni prima casa che, ricordiamo essere l’imposta di registro al 2 per cento e, se acquistato da impresa di costruzione, Iva al 4 per cento, imposta ipotecaria e catastale pari a 100 euro, è necessario che l’immobile acquistato non sia di lusso e sia destinato ad abitazione; le agevolazioni prima casa si possono ottenere per una sola abitazione ed a patto che non si sia goduto degli stessi benefici per altri immobili; l’acquirente deve avere la propria residenza anagrafica nel Comune in cui è situato l’immobile, in alternativa, al momento della stipula si impegnerà a trasferire la residenza entro 18 mesi dalla data del rogito, in caso contrario decadranno i benefici fiscali.

venerdì 26 giugno 2015

mercoledì 24 giugno 2015

A Jesi, in posizione comoda e riservata, Casa colonica di 172 mq in buone condizioni

JESI
In posizione molto comoda e riservata, nei pressi dell’uscita della superstrada, Casa colonica abbinata da un lato di 172 mq. in buone condizioni. Sviluppata su due livelli, il piano terra di 84 mq. è composto da: Soggiorno con stufa a pallet, cucina, camera, bagno e ripostiglio. Collegato internamente da nuova scala in legno, il piano primo di 88 mq. è così suddiviso: Sala, 3 camere e 2 bagni. Corte recintata di 400 mq. con cancello elettrico.
Casa Rustica – euro 220.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

Mutui, un Fondo di garanzia per le giovani coppie

Mutui, un Fondo di garanzia per le giovani coppie
Buone notizie per gli sposi che intendono comprare un appartamento. Sono in arrivo 82 milioni di euro dal Fondo di garanzia per la prima casa grazie ai quali lo Stato si farà garante, nei confronti delle banche, per la concessione di prestiti ipotecari alle giovani coppie, ai nuclei familiari con figli minori e ai ragazzi under 35, con contratti di lavoro precario. Nei primi mesi del 2015, da febbraio a maggio, secondo i dati diffusi dall'Abi, i mutui garantiti dal fondo sono stati pari a 30 milioni di euro. In buona sostanza, i beneficiari del fondo potranno "coprire" la metà della quota capitale per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa finalizzata al miglioramento dell'efficienza energetica. Può farne richiesta chi non possiede già un'abitazione principale. Sono 130, fino ad oggi, le banche che hanno aderito al fondo.
www.immobiliarebellitalia.com 
 

martedì 23 giugno 2015

Nuovo Ape: slitta all'1 ottobre il Modello Unico Nazionale

Nuovo Ape: slitta all'1 ottobre il Modello Unico Nazionale
Le nuove regole sulla certificazione energetica degli edifici entreranno in vigore l’1 ottobre, contrariamente alle previsione, il nuovo Ape slitta nuovamente.
C’è ancora un rinvio per l’entrata in vigore del nuovo Ape, inizialmente previsto all’1 luglio, era poi passato ad agosto e, stando alle recenti disposizioni, il termine dovrebbe essere ormai stato fissato all’1 ottobre, data in cui l’Attestato Unico Nazionale sarà ufficiale. Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, dunque, ha avuto il via libera da Regioni e autonomie sul fronte della certificazione energetica. Lo slittamento del nuovo Ape è dovuto, prevalentemente, alla necessità di concedere un ampio margine ai professionisti per aggiornarsi. La Conferenza Unificata, nella seduta del 18 giugno 2015, dunque, conferma l’entrata in vigore delle “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”. Ed ecco cosa viene definito dal decreto approvato dalla Conferenza a proposito del nuovo Ape, che in linea generale intende unificare le metodologie di calcolo su tutto il territorio nazionale ed un sistema informativo che chiarisca ai cittadini informazioni chiare e definite sulla certificazione energetica. Un breve riassunto sul nuovo Ape:
- Semplificazione delle metodologie di calcolo per gli edifici caratterizzati da ridotte dimensioni e prestazioni energetiche di modesta qualità, finalizzate a ridurre i costi a carico dei cittadini;
- Definizione dell’Attestato di Prestazione Energetica, il nuovo Ape dovrà comprendere tutti i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio per la valutazione ed il confronto di edifici diversi;
- Un nuovo schema da utilizzare per gli annunci di vendita o affitto di un immobile da esporre nelle agenzie immobiliari in modo da rendere uniformi le informazioni sulla qualità energetica degli edifici;
- Definizione di un sistema informativo unico per tutto il territorio nazionale, denominato SIAPE (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica), che comprenderà la gestione di un catasto unificato degli edifici, degli attestati di prestazione energetica e dei controlli e ispezioni pubblici, che sarà realizzato da ENEA. Il nuovo Ape introduce nuove classificazione di prestazione energetica degli immobili. Nel complesso sono 10: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G (dal più efficiente al meno efficiente). Sarà inoltre richiesto l’inserimento di un nuovo indicatore della prestazione energetica ed invernale ed estiva dell’involucro, al netto degli impianti presenti. Oltre alle Linee Guida, in occasione della Conferenza Unificata c’è stato spazio anche per discutere del decreto Mise che fornisce al progettista le indicazioni per compilare la relazione tecnica di progetto che attesti la conformità alle prescrizioni per il risparmio energetico e dei relativi impianti termici.
www.immobiliarebellitalia.com

venerdì 19 giugno 2015

La casa di domani: sarà essenziale, comoda, tecnologica e sostenibile

La casa di domani: sarà essenziale, comoda, tecnologica e sostenibile.
La casa è in cima ai pensieri degli italiani, il futuro sarà all’insegna della tecnologia, funzionalità ed ecosostenibilità. Lo dice uno studio svolto dall’Osservatorio sulla casa di Leroy Merlin in collaborazione con Doxa. Cosa ci riserva il futuro? Come sarà la casa di domani? A quest’ultimo interrogativo risponde una ricerca svolta dall’Osservatorio sulla casa, una ricerca svolta da Leroy Merlin in collaborazione con Doxa, con l’obiettivo di monitorare le esigenze degli italiani sul fronte della casa. L’Osservatorio sulla casa, giunto alla sua terza edizione, è un progetto annuale che vuole essere una proiezione di quella che sarà la casa di domani degli italiani. Ancora una volta appare chiaro che la casa per gli italiani è un valore imprenscindibile; per il 72 per cento degli intervistati, un tetto sotto il quale vivere è una priorità. Inoltre, si scopre che l’80 per cento è proprietario e vive nella stessa casa mediamente 14 anni. Il 55 per cento degli italiani si ritiene molto soddisfatto della propria abitazione e, allo stesso tempo, viene considerata ancor più vivibile grazie agli aspetti tecnologici, qualitativi ed ecosostenibile. In particolare, sono molto apprezzati gli aspetti che rendono la casa facile da gestire, tanto autonoma da garantire costi di gestione e manutenzione ridotti. Fra gli aspetti più importanti della casa di domani degli italiani, è il miglioramento dell’efficienza energetica. Negli ultimi anni è in crescita il fenomeno delle patologie respiratorie, secondo l’Osservatorio, un problema che si sta cercando di risolvere, con risultati soddisfacenti quanto a qualità di acqua, aria e materiali utilizzati, tanto che si piazza al secondo posto nella classifica degli elementi considerati più importanti. Ma la casa di domani per gli italiani sarà comoda e in grado di soddisfare tutte le esigenze di chi la abita, in fondo, il luogo in cui si vive rispecchia il nostro modo di essere. La necessità di spazio vivibile occupa il primo posto della classifica degli elementi più importanti, ma ci sono anche aspetto estetico e luminosità data da finestre e balconi. Non viene neanche dimenticato il tema eco sostenibilità per la casa di domani che si integri nel paesaggio. Il 50 per cento degli italiani ha dichiarato di possedere una casa con giardino. Anche se non ancora molto diffuso in Italia, il controllo degli apparecchi di casa a distanza tramite smartphone, si sta gradatamente diffondendo. Ad oggi solo il 29 per cento degli intervistati ha utilizzato almeno una volta il controllo remoto degli apparecchi di casa. Sul livello nazionale, l’abitudine è più diffusa al Sud, con il 35,6 per cento che lo ha utilizzato almeno una volta.

A Jesi, appartamento di 60 mq in bifamiliare

JESI (zona Stazione)
Al secondo piano di una bifamiliare appartamento di 60 mq. in buone condizioni. Composto da: Soggiorno-cucina, 2 camere, bagno e balcone. Completa la proprietà: Ampia soffitta praticabile. L’immobile è completamente arredato e libero subito.
AJE 3231 - euro 50.000 
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860.

giovedì 18 giugno 2015

Mutui, nei primi 3 mesi del 2015 i prestiti per acquisto casa crescono del 4,7%

Mutui, nei primi 3 mesi del 2015 i prestiti per acquisto casa crescono del 4,7%
Nel corso del primo trimestre 2015 i mutui per l’acquisto di abitazioni hanno fatto segnare un +4,7%. Per quanto riguarda l’attività di erogazione di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici il 2014 ha chiuso infatti con una netta ripresa: la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni ha fatto segnare un +6,6%. A dirlo l’Osservatorio Credito al Dettaglio di Assofin-Crif-Prometeia. Secondo quanto emerso, se il 2014 ha chiuso con un +6,6% per la componente dei mutui per l’acquisto della casa e un +44,5% per la componente residua degli “altri mutui” (aggregato che comprende mutui di surroga, di sostituzione, di liquidità, mutui per costruzione e ristrutturazione e mutui per il consolidamento del debito), i primi tre mesi del 2015 i mutui d’acquisto casa hanno fatto registrare un +4,7%, mentre gli “altri mutui” un +129,1%. Si tratta di un trend legato al boom delle surroghe (+319,3% nel 2014 rispetto all’anno precedente, +710,7% nel primo trimestre del 2015) tornate a essere convenienti per i bassi livelli dei tassi applicati ai nuovi mutui.
L’Osservatorio ha sottolineato che dopo cinque anni consecutivi di flessione, l’attività di erogazione di credito al consumo nel 2014 ha chiuso con un segno positivo. In particolare, i flussi finanziati hanno fatto registrare un aumento del +2,5%, il numero di operazioni di finanziamento del +5,6%. Nel primo trimestre del 2015 la crescita ha subito un’accelerazione: i volumi erogati hanno fatto segnare un +9,3%, le operazioni finanziate un +15,8%. A trainare il mercato i finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto-moto, insieme a quelli via carte rateali-opzione. Per quanto riguarda le prospettive, l’Osservatorio ha evidenziato un consolidamento delle tendenze registrate nella prima parte del 2015, rafforzato dal graduale miglioramento macroeconomico. Quel che si prevede, dunque, è una ripresa della crescita delle consistenze di credito alle famiglie a partire dalla seconda parte dell’anno.
www.immobiliarebellitalia.com

martedì 16 giugno 2015

Appartamento di 52 mq. con ingresso indipendente, a Morro d'Alba

MORRO D'ALBA
In posizione residenziale e tranquilla, al 1° ed ultimo piano di un piccolo stabile di recente costruzione, Appartamento di 52 mq. con ingresso indipendente. Composto da: Soggiorno-cucina, camera matrimoniale, bagno e ripostiglio. Completano la proprietà: Ampio terrazzo panoramico con veranda e garage di 31 mq. Ottime finiture interne ed esterne, con mattoncini faccia a vista.
AMD 2100 – euro 100.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

Ape, l'arrivo del nuovo attestato slitta al 1° agosto

Ape, l'arrivo del nuovo attestato slitta al 1° agosto
Il nuovo Ape, l’attestato di prestazione energetica che viene utilizzato per determinare l’efficientamento degli immobili, entrerà in vigore il 1° agosto 2015, non più il 1° luglio come fatto sapere in precedenza. Una novità contenuta in una nuova bozza del provvedimento, che specifica anche le sanzioni a carico del certificatore, del direttore dei lavori e del costruttore/proprietario. Si parla di una multa da 700 a 4.200 euro per un Ape non corretto redatto dal certificatore; di una multa per il direttore dei lavori da 1.000 a 6.000 per la mancata presentazione dell’Ape al Comune; di una multa per il costruttore/proprietario da 3.000 a 18.000 euro in caso di mancata redazione dell’Ape per edifici nuovi, ristrutturati, messi in vendita o in affitto.
www.immobiliarebellitalia.com

sabato 13 giugno 2015

Efficienza energetica: boom di investimenti grazie agli ecobonus

Efficienza energetica: boom di investimenti grazie agli ecobonus
Le famiglie italiane hanno investito nell’efficienza energetica ben 22 miliardi di euro dal 2007 al 2013. L’incoraggiamento arriva dagli ecobonus ma anche dai finanziamenti degli istituti di credito. Arrivano buone notizie sul fronte dell’efficienza energetica. Secondo il Rapporto Enea, l’Italia ha raggiunto oltre il 20 per cento dell’obiettivo prefissato al 2020. Diverse erano le previsioni del Piano d’azione per l’efficienza energetica 2014. Tutto merito degli ecobonus che hanno incoraggiato gli investimenti nell’efficienza energetica. Secondo i dati Enea, infatti, oltre due milioni di famiglie italiane hanno investito ben 22 miliardi di euro, nel periodo compreso fra il 2007 e 2013, con un dato positivo anche sulla posizione lavorativa di 40 mila occupati. Il dato è contenuto nel Quarto “Rapporto sull’Efficienza Energetica” (RAEE) dell’ENEA, presentato a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico. In buona sostanza, grazie agli ecobonus per l’efficienza energetica, l’Italia ha risparmiato 7,55 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, che tradotto significa un risparmio sull’importazione di gas naturale e petrolio pari a oltre 2 miliardi di euro, con un abbattimento di emissioni nocive di 18 milioni di tonnellate. Fra i settori che maggiormente hanno contribuito all’ottimo miglioramento dell’efficienza energetica italiana, quello residenziale e industriale. Un maggior risparmio potrebbe anche derivare da una migliore attenzione verso gli sprechi alimentari, ad esempio il cibo a “km zero” e tecnologie ad alta efficienza nella grande distribuzione.
Un’indagine Abi rivela che le banche hanno avuto un ruolo importante per far decollare il settore dell’efficienza energetica, l’86 per cento degli istituti di credito ha proposto prodotti dedicati, anche se occorrono ulteriori iniziative per sbloccare i finanziamenti.
www.immobiliarebellitalia.com

mercoledì 10 giugno 2015

Luminoso appartamento di 70 mq. in pieno centro storico, a Jesi

JESI (centro storico)
Nelle vicinanze di Piazza Colocci, al primo piano di un piccolo stabile con solo due condomini, Appartamento luminoso di 70 mq. Composto da: Soggiorno-cucina, camera matrimoniale, cameretta, bagno e ripostiglio. Bellissimo tetto a volta con soppalco ampliabile e finestra presente in ogni stanza. Completa la proprietà, piccola cantina con finestra sita al piano terra, comoda anche per la custodia della bicicletta. Scale in buono stato e tetto completamente rifatto.
AJE 3240 - euro 65.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

lunedì 8 giugno 2015

Casali di campagna: in forte crescita la domanda in Umbria e Marche

Casali di campagna: in forte crescita la domanda in Umbria e Marche
Rinnovato interesse degli italiani per i casali di campagna, preferibilmente in Umbria e Marche. La scelta cade su quelli già ristrutturati. Gli italiani hanno riscoperto l’unicità dei casali di campagna, in particolare per quelli di Umbria e Marche. Il rinnovato interesse arriva dopo anni consecutivi di flessione dei prezzi e di scarso interesse verso gli acquisti a causa di svariati fattori. A raccontarlo è un report realizzato dal Centro Studi di Casa.it che ha riguardato, in particolare, i casali di campagna e che ha evidenziato una forte crescita di domanda negli ultimi 12 mesi, il periodo è compreso fra maggio 2014 e maggio 2015. Gli italiani, in buona sostanza, sono alla ricerca di casali di campagna da acquistare, anche da ristrutturare ma, se possibile, già in condizioni abitabili. La domanda è cresciuta dell’1,6 per cento nelle Marche e dell’1,9 per cento in Umbria. Non sono certo giovanissimi i potenziali acquirenti alla ricerca di pace e tranquillità dei casali di campagna, in genere, l’età è compresa fra 45 e 65 anni, persone che apprezzano le campagne marchigiane e umbre e che hanno deciso di dare una nuova svolta alla loro vita, sia per motivi di lavoro che di età pensionabile raggiunta. I budget di spesa per acquistare casali di campagna non sono molto bassi, si tratta di immobili ristrutturati che hanno un costo compreso tra 250 e 650 mila euro. Ad incidere sul prezzo, non solo l’abitazione, ma anche i terreni a coltivazione diretta che li circondano, oltre alla presenza di piscine o campi da tennis, equitazione, boschi e laghetti. Anche gli stranieri sono interessati ad acquistare casali di campagna umbri e marchigiani, in larghissima misura provenienti dal Nord Europa (Regno Unito, Danimarca e Olanda). Un fattore da tenere in considerazione è che il rinnovato interesse per i casali in Umbria e Marche, è anche dovuta ad una forte differenza di prezzo fra il territorio toscano, una volta preferito, stimato intorno al 30 per cento.
www.immobiliarebellitalia.com

lunedì 1 giugno 2015

Prezzi in ribasso avvicinano famiglie e investitori alla casa, la stabilità nel 2016

Prezzi in ribasso avvicinano famiglie e investitori alla casa, la stabilità nel 2016
Se il mercato immobiliare nel 2014 ha dato concreti segnali di ripresa, nel 2015 continuerà l'aumento delle transazioni, a fronte di prezzi ancora in discesa. La stabilità dei valori si raggiungerà nel prossimo biennio.
Il bilancio del 2014
L'anno che ci siamo appena lasciati alle spalle ha visto concreti segnali di ripresa per il mattone. Dopo anni di segni negativi, le transazioni hanno segnato un incremento del 3,6%. I prezzi sono ancora in ribasso, ma questo unito alla ripresa delle erogazioni dei mutui stanno avvicinando al mattone non solo le famiglie, ma tanti giovani. Nonostante la pressione fiscale, anche gli investitori stanno cerando di cogliere le opportunità che il mercato offre loro.
Prezzi e compravendite
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili, il secondo semestre del 2014 registra dei valori ancora in discesa, con una contrazione annuale del 7,2%. Nelle grandi città la diminuzione nella seconda parte dell’anno è stata del 4,2%, nei capoluoghi di provincia è stata del 4,6% e nell’hinterland delle grandi città del 3,4%. A livello nazionale le compravendite residenziali nel 2014 sono state 417.524, con un aumento del 3,6% rispetto al 2013. Tutte le principali città della Penisola hanno mostrato volumi in aumento, ad eccezione di Napoli. La città partenopea vede una contrazione del -3,7%. Dalla parte opposta spicca l’andamento di Bologna, dove le compravendite sono aumentate del 18,5%. Vanno molto bene anche Genova con +15,0% e Roma con +13,9%. La città meneghina conferma il suo buon andamento, come ormai avviene da sei trimestri a questa parte, e fa segnare +5,0%.
Il mercato dell'affitto
Nel corso del 2014 i canoni di locazione nelle grandi città hanno segnalato una contrazione dei valori del 3% per i bilocali e del 3,4% per i trilocali. Nei capoluoghi di provincia la diminuzione è stata rispettivamente del -2% e del -2,2%. Continua la preferenza per le abitazioni in buono stato e ben arredate. Chi ha cercato una casa in affitto lo ha fatto nella maggioranza dei casi per scelta abitativa (58%), il 35,5% per motivi legati a trasferimento lavorativo e la restante parte è rappresentata da studenti che cambiano città per studiare. La tipologia di contratto maggiormente stipulata è quella a canone libero (72,8%), seguita da quello a canone concordato (15,2%) e poi da quello transitorio (12%). In aumento, rispetto al semestre precedente, la percentuale di chi stipula un contratto di tipo concordato, sempre più apprezzato per la cedolare secca agevolata.
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro?
La diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, l'offerta sul mercato ancora cospicua e il sentimento espresso dagli affiliati fanno ritenere che i prezzi potrebbero chiudere tra -4% e -2%. Le compravendite, invece, aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila. Nelle grandi città ci sarà un ulteriore aumento delle compravendite, anche se i valori saranno ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche per il 2017. Naturalmente l'analisi del mattone va inserita nel quadro generale economico. Gli ultimi dati parlano di deflazione ma anche di previsioni di lieve crescita del PIL per il 2015 e per il 2016 e dati positivi arrivano anche dal comparto industriale. Tutto questo potrebbe incidere sulla fiducia dei potenziali acquirenti, ridefinendo un mercato che ha voglia di ripartire al di là delle incertezze e i cui sforzi sarebbe ora di incentivare attraverso il credito, la proroga delle agevolazioni fiscali già esistenti e soprattutto una tassazione meno gravosa e più certa.
www.immobiliarebellitalia.com