mercoledì 30 agosto 2017

Appartamento di 260 mq. nel centro storico di Jesi

JESI (centro storico)
Nel pieno centro storico di Jesi a due passi dal Duomo, Appartamento di 260 mq. in ottime condizioni. Composto da: Sala, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere, ripostiglio e 2 bagni. La proprietà comprende anche un garage di 60 mq. con bagno, una taverna di 80 mq. e un'affascinante grotta sotterranea che si articola al di sotto delle vie del centro storico della città.
AJE 4303  euro 500.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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lunedì 28 agosto 2017

Bonus Mobili 2017: come ottenerlo

Bonus Mobili 2017: come ottenerlo 
Chi sta ristrutturando casa o ha intenzione di dare inizio a dei lavori nel corso di quest’anno può usufruire del Bonus mobili 2017. Si tratta di un’agevolazione per l’acquisto di nuovi mobili o grandi elettrodomestici da destinare alla propria abitazione. Inoltre, la legge di Stabilità, approvata nel dicembre del 2016, ha confermato anche le detrazioni per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica.
In cosa consiste il Bonus Mobili 2017? Chi avvia lavori di ristrutturazione e compra mobili o nuovi elettrodomestici, nel corso del 2017, ha diritto ad una detrazione fiscale pari al 50%, a fronte di un tetto massimo di 10.000 euro.
Attenzione: per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente all’acquisto dei beni.
L’avvio dei lavori può essere dimostrato da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
In sostanza, con questo bonus si ottiene una riduzione sulle imposte in dichiarazione dei redditi, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Il tetto massimo di spesa di 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, se state facendo dei lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrete diritto più volte al beneficio.
Il Bonus può essere richiesto per l’acquisto di mobili per gli arredi, ad incasso e diverse tipologie di elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni). L’agevolazione è valida anche per l’acquisto di elettrodomestici privi di etichetta energetica, purché per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Potrete acquistare: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento.
Per quanto riguarda i mobili il bonus può essere richiesto soltanto per alcune categorie, ad esempio: armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, letti, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.
Concorrono alle spese da portare in detrazione anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni.
È escluso l’acquisto di porte e pavimentazioni, tende e tendaggi e altri componenti di arredo.
Hanno diritto a questa agevolazione tutte le persone fisiche che presentano regolare dichiarazione dei redditi a patto che abbiano effettuato nella loro abitazione un intervento di recupero edilizio.
La richiesta può essere fatta da: il proprietario o il nudo proprietari, il titolare di un diritto reale di godimento, chi abita il bene immobiliare regolarmente a titolo di locazione o comodato;, i soci di cooperative divise ed indivise; i soci di società semplici, gli imprenditori individuali a patto che gli immobili in questione non siano strumentali o merce.
I documenti da conservare sono: la ricevuta del bonifico, la ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito), la documentazione di addebito sul conto corrente, lefatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Per ottenere la detrazione fiscale si dovranno indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi.
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mercoledì 23 agosto 2017

Terreno di 2.000 mq. con possibilità di edificare fino a 100 mq. più interrato

JESI (prima periferia)
Appena fuori dal centro urbano, in posizione riservata ma facile da raggiungere, Terreno di 2.000 mq.. Di proprietà anche un accessorio con la possibilità di edificare fino a 100 mq. più interrato. Possibilità di acquistare ulteriore cubatura e terreno.
TJE 2100  euro 100.000
Per maggiori infomazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

lunedì 21 agosto 2017

Fondo di garanzia Mutuo Prima Casa: come funziona



Fondo di garanzia Mutuo Prima Casa: come funziona
Il mercato del lavoro è cambiato e molte giovani coppie, con contratti atipici, potrebbero non avere accesso alle richieste di mutuo per acquistare la prima casa. Per questo dal 2014 il Governo ha istituito un fondo di garanzia rivolto soprattutto a questi soggetti.
Con il Fondo garanzia Mutuo Prima Casa (precedentemente noto come Fondo giovani coppie) è lo Stato a fare da garante, con le banche che hanno aderito al progetto, per l’accensione del mutuo sull’acquisto della prima casa. La garanzia statale è pari al 50% della quota capitale (non sono inclusi gli interessi) del mutuo, purché il valore dell’immobile non superi i 250mila euro e non rientri nelle categorie delle abitazioni di lusso.
Il fondo di garanzia prevede, inoltre, un tasso calmierato del finanziamento per alcune categorie:
    -giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni). Non è necessario essere sposati: basta che si conviva da almeno due anni;
    -nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;  
    -giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
    -conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
Quali sono i requisiti per accedere al fondo?   
    -Non essere proprietari, al momento della presentazione della richiesta di mutuo, di altri immobili destinati all’uso abitativo (ad eccezione di quelli ereditati e che siano in uso a titolo gratuito a genitori e fratelli);
    -l’immobile deve trovarsi nel territorio nazionale;
    -l’importo del mutuo non deve superare i 250 mila euro e l’immobile, che dovrà essere indicato come abitazione principale del mutuatario, non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 né avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici del 2 agosto 1969, n. 1072.
Per l’accesso alla garanzia del Fondo non sono previsti limiti di reddito dei mutuatari.
Come fare domanda. La richiesta di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca o intermediario finanziario a cui si richiede il mutuo, purché aderisca all’iniziativa, utilizzando la modulistica presente sul sito del Tesoro.
Le richieste potranno essere presentate solo dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela (termine previsto in 30 giorni lavorativi dall’adesione della banca al Fondo).
L’elenco delle banche ad oggi aderenti, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito di Abi e su quello di Consap.
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venerdì 18 agosto 2017

A Jesi, Appartamento al piano rialzato di un piccolo condominio

JESI (via Paradiso)
In posizione riservata circondata dal verde, Appartamento in ottime condizioni di 100 mq. situato al piano rialzato di un piccolo condominio. Composto da: Sala con camino, cucina abitabile, 2 camere, 2 balconi e bagno. La proprietà comprende anche una taverna di 40 mq. con bagno, cantina e un posto auto esterno di 33 mq.. Pavimenti zona notte e sala in parquet.
AJE 3206   euro 240.000

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giovedì 17 agosto 2017

Arriva la classificazione acustica degli immobili

Arriva la classificazione acustica degli immobili
Dal prossimo anno per affittare o vendere casa sarà necessario dotarla di una certificazione acustica. L’obbligo avverrà con il recepimento della norma UNI 11367 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unita’ immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera “ che prevede per ogni unità immobiliare una certificazione che attesti la classe acustica a cui appartiene. Il certificato, redatto da un tecnico specializzato, verrà effettuato mediante un collaudo di tutti i vani che compongono l’appartamento. Verranno considerati il livello sonoro degli impianti, l’isolamento della facciata e l’isolamento rispetto ai vicini. La classificazione acustica sarà prevista per tutti gli edifici a esclusione degli edifici a uso industriale, agricolo o artigianale. Saranno 4 le classi di efficienza acustica previste, la prestazione base corrisponderà al terzo livello.
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Casa abbinata appena fuori il centro urbano di Jesi

JESI (prima periferia)
Appena fuori il centro urbano, in posizione dominante e riservata, casa abbinata di 135 mq. circondata dal verde. Completano la proprietà una corte esclusiva di 1.000 mq. e ½ ettaro di terreno adiacente. Suggestivo viale d’ingresso alberato. Possibilità di aumentare la cubatura ed acquistare un accessorio di 100 mq.
Casa Angela   euro 150.000
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Guida alle agevolazioni sulla prima casa 2017

Guida alle agevolazioni sulla prima casa 2017
Comprare la prima casa è una tappa impegnativa, uno dei passi più importanti nella vita di tutti noi. Una volta trovato l’immobile che volete acquistare e arrivati a un passo dal rogito è bene ricordarsi che si ha diritto a un bonus fiscale per la prima casa, che consente di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute.
Tra gli sgravi fiscali del settore immobiliare questo è il più richiesto, nel corso del 2016 il 50% delle compravendite ha beneficiato di questo bonus.
L’agevolazione è stata confermata anche per il 2017, vediamo in cosa consiste, chi ne ha diritto e cosa fare per ottenerlo.
Il bonus sull’acquisto della prima casa prevede la riduzione delle imposte da pagare.
Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva il bonus consiste in:
    imposta di registro proporzionale, nella misura del 2%
    imposta ipotecaria fissa di 50 euro
    imposta catastale fissa di 50 euro
Se acquistate da un’impresa, con vendita soggetta a IVA, il vostro bonus prima casa riguarderà:
    Iva ridotta al 4%
    Imposta di registro fissa di 200 euro
    Imposta ipotecaria fissa di 200 euro
    Imposta catastale fissa di 200 euro
Per poter chiedere l’agevolazione:
    il fabbricato che si acquista deve far parte di determinate categorie catastali
    il fabbricato si deve trovare nel comune in cui avete (o intendete stabilire) la vostra residenza, o in cui lavorate
    Dovrete essere in possesso di determinati requisiti
Vediamo ora il dettaglio dei requisiti:
Ne hanno diritto tutti i contribuenti, a prescindere dal proprio reddito, possono fare richiesta di questo bonus, ma nel rispetto di determinati titoli.
Chi presenta richiesta:
    Non deve essere titolare, esclusivo, o in comunione con il coniuge, di un’altra casa di abitazione (in proprietà o in usufrutto) nel territorio del Comune in cui si trova l’immobile che sta acquistando.
    Non deve essere proprietario, neppure per quote, anche in regime di comunione legale, di un’altra casa di abitazione su tutto il territorio nazionale (in proprietà, in usufrutto, in nuda proprietà) per l’acquisto della quale il richiedente, o il coniuge, abbia già usufruito delle agevolazioni “prima casa”.
Tuttavia, da gennaio 2016, se vi trovate nella situazione al secondo punto potete, comunque, procedere a un nuovo acquisto con il bonus per la prima casa a condizione che vendiate, o cediate, l’immobile già in vostro possesso entro un anno dalla data del nuovo acquisto agevolato.
Attenzione: Se comprate casa nello stesso comune in cui siete già titolari di un immobile per il quale NON avete usufruito dei benefici per la prima casa, NON potrete chiedere il bonus. Questo anche nel caso ci si impegni a vendere l’abitazione di cui siete già in possesso.
La casa per cui si fa richiesta di bonus deve:
    trovarsi nel territorio del comune in cui avete la vostra residenza
    In alternativa dovrete impegnarvi a trasferire la residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Il cambio di residenza si considera avvenuto nella data in cui presenterete al comune la dichiarazione di trasferimento.
Si ha diritto alle agevolazioni anche:
    se la casa si trova nel territorio del comune in cui svolgete la vostra attività lavorativa (anche se non retribuita, ad esempio per studio, volontariato, o attività sportive).
    Se vi siete dovuti trasferire all’estero per ragioni di lavoro potete richiedere il bonus prima casa per un immobile nel comune in cui ha sede o esercita l’attività il vostro datore di lavoro.
    se siete un cittadino italiano emigrato all’estero (iscritto all’Aire), purché l’immobile che intendere acquistare risulti come “prima casa” sul territorio italiano.
Se intendete chiedere il bonus per la prima casa fate attenzione che l’immobile di vostro interesse sia classificato nella categoria catastale del gruppo A (abitazioni), in particolare in una di queste:
    · A/2 (abitazioni di tipo civile)
    · A/3 (abitazioni di tipo economico)
    · A/4 (abitazioni di tipo popolare)
    · A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
    · A/6 (abitazioni di tipo rurale)
    · A/7 (abitazioni in villini)
    · A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
È possibile estendere le agevolazioni anche a una pertinenza per ciascuna delle seguenti categorie catastali:
    · C/2 (magazzini e locali di deposito),
    · C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse)
    · C/7 (tettoie chiuse o aperte)
È indispensabile, ai fini del riconoscimento del bonus, che le pertinenze siano destinate in modo durevole a servizio dell’abitazione principale acquistata beneficiando delle agevolazioni “prima casa”.
Non è possibile applicare il bonus alle abitazioni accatastate come:
    · A/1 (abitazioni di tipo signorile),
    · A/8 (abitazioni in ville);
    · A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
    · A/10 (uffici e studi privati)
Se acquirente e immobile rientrano nei requisiti previsti vi basterà chiedere il bonus per la prima casa direttamente dal notaio, in sede di stipula.
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