giovedì 5 ottobre 2017

Nuda proprietà: battuta d'arresto nella domanda

Nuda proprietà: battuta d'arresto nella domanda
Cresce il numero di immobili messi in vendita con la formula della nuda proprietà, anche se parallelamente cala il numero di acquirenti che si orienta verso questa forma di acquisto. Sono i risultati dell’analisi messa a punto dal quotidiano La Stampa che ha esaminato l’andamento di questa fetta di mercato che negli anni passati aveva registrato un vero e proprio boom.
Questa formula, che permette al venditore di poter continuare a vivere nell’immobile anche dopo la cessione della proprietà, era una volta popolare principalmente tra una fascia di popolazione di età medio alta, che aveva necessità di liquidità per far fronte a spese inaspettate o per anticipare parte dell’eredità ai figli. Oggi, complice la crisi economica che ha visto molti ragazzi perdere il lavoro, la nuda proprietà è un’opzione di vendita presa in considerazione anche dalle coppie giovani.
In tutta Italia le offerte di case vendute in nuda proprietà sono infatti in crescita. Fa eccezione Roma, che registra un -2,4% in questo settore di mercato. Al contrario, picchi di offerte si registrano a Torino e a Genova dove la nuda proprietà segna rispettivamente un + 5,3% e + 8,1%. Ma se l’offerta è in aumento, lo stesso non si può dire della domanda. Fatta eccezione per Torino, dove a un aumento dell’offerta corrisponde un aumento della domanda (+5,1%) e a Napoli, dove le richieste segnano un +1,1%, nel resto dello Stivale la domanda subisce una battuta d’arresto. Cifre in negativo spiegabili probabilmente con prezzi degli immobili che, dopo anni di crisi, iniziano a segnare piccoli rialzi, e con la possibilità per i giovani di stipulare mutui a tassi vantaggiosi, che permettono di fruire immediatamente dell’acquisto.
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