L' Agenzia delle Entrate ha appena pubblicato la guida al bonus edilizia 2018 che contiene tutte le informazioni utili per usufruire anche quest'anno delle detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione del proprio immobile. Vediamo quali sono gli adempimenti previsti per richiedere le agevolazioni.
Come stabilito dalla legge di Stabilità di quest'anno, fino al 31 dicembre 2018 è previsto una detrazione del 50% per un tetto massimo di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell'anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
1) Comunicazione azienda sanitaria locale ristrutturazione
Nei casi previsti dalla legge, è obbligatorio inviare una comunicazione preventiva all'Asl che contenga le seguenti informazioni:
generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
natura dell'intervento da realizzare
dati identificativi dell'impresa che ha eseguito i lavoro con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obligghi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
data di inizio dell'intervento di recupero.
2) Comunicazione Enea 2018
Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.
3) Pagamento lavori ristrutturazione
Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:
causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
codice fiscale del beneficiario della detrazione
codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere assolte con altre modalità. Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.
4) Spese di ristrutturazione dichiarazione dei redditi
Bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
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Come stabilito dalla legge di Stabilità di quest'anno, fino al 31 dicembre 2018 è previsto una detrazione del 50% per un tetto massimo di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell'anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
1) Comunicazione azienda sanitaria locale ristrutturazione
Nei casi previsti dalla legge, è obbligatorio inviare una comunicazione preventiva all'Asl che contenga le seguenti informazioni:
generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
natura dell'intervento da realizzare
dati identificativi dell'impresa che ha eseguito i lavoro con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obligghi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
data di inizio dell'intervento di recupero.
2) Comunicazione Enea 2018
Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.
3) Pagamento lavori ristrutturazione
Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:
causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
codice fiscale del beneficiario della detrazione
codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere assolte con altre modalità. Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.
4) Spese di ristrutturazione dichiarazione dei redditi
Bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
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