martedì 20 febbraio 2018

Nel futuro c’è la casa intelligente: mercato cresciuto del 35% nel 2017

Nel futuro c’è la casa intelligente: mercato cresciuto del 35% nel 2017 
La casa del futuro sarà sempre più smart. A confermarlo è l’Osservatorio “Internet of Things”, presentato la scorsa settimana a Milano dai ricercatori della School of Management del Politecnico. Per ora all’estero sono più avanti, ma in Italia il mercato delle case smart sta crescendo velocemente: la stima del suo valore per il 2017 è di 250 milioni di euro, il 35% in più rispetto all’anno precedente.
I tre campi di applicazione
Germania (1,5 miliardi) e Gran Bretagna (1,4) sono ancora lontane, così come gli Stati Uniti dove sono stati già venduti 35 milioni di smart home speaker, da poco sbarcati anche sul mercato italiano. Da noi sono tre i campi di applicazione del cosiddetto “internet delle cose”: la sicurezza, il riscaldamento e la gestione degli elettrodomestici. Secondo i ricercatori del Politecnico più di un italiano su tre (il 38%) possiede già un oggetto smart in casa, ma il 51% degli intervistati si dichiara preoccupato per i rischi legati alla privacy e ad eventuali cyber attacchi.
La nuova governante della nostra casa
Ma cosa si può fare, concretamente, in una casa che sfrutta appieno l’Internet of Things? Climatizzare a distanza, ad esempio, azionando il riscaldamento o il condizionatore. Oppure far partire la lavatrice o fermare la lavastoviglie. O, ancora, tirare giù le tapparelle e ricevere un avviso in caso di un principio d’incendio o di allagamento. E poi monitorare i consumi energetici, così da evitare sorprese in bolletta. Come sottolineano gli autori dello studio, “l’intelligenza artificiale si candida a diventare la nuova governante della nostra casa, in grado di fornire un aiuto concreto e personalizzato per aiutarci a vivere meglio”.

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